- Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto
- Contributi a piccole e medie imprese
- Finanziamenti fino a un massimo di 10 milioni
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello sviluppo economico per l’accesso ai contributi per progetti di sviluppo proposti da piccole e medie imprese ed enti locali da finanziare con 100 milioni di euro derivanti dalla chiusura dei Patti territoriali e dei Contratti d’area.
Finanziamenti per progetti innovativi
“Tutto ha origine dal Decreto Crescita n. 34 del 2019, il quale grazie all’azione di Luigi Di Maio, allora Ministro dello Sviluppo economico, ha stabilito che le risorse dei Patti territoriali non utilizzate andassero a finanziare progetti innovativi utili allo sviluppo dei nostri settori imprenditoriali – dichiara la deputata pugliese Francesca Galizia (M5S), la quale ha fortemente voluto lo sblocco procedurale, riuscendo a portare avanti un’azione che andasse nella direzione di una semplificazione delle normative, facilitando così l’avvio dei progetti e l’accesso ai fondi – Il Mise e il Ministero dell’Economia hanno, dunque, dapprima fissato i criteri generali con decreto del 30 novembre 2020 mentre ora è approdato in Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto direttoriale del 30 luglio 2021 con le modalità per accedere ai finanziamenti”.
Contributi fino a un massimo di 10 milioni
Secondo il testo del bando, ciascun progetto pilota selezionato può ottenere fino a un massimo di 10 milioni di euro. Gli interventi, pubblici o imprenditoriali, che costituiscono il progetto pilota devono essere selezionati dai soggetti responsabili dei Patti territoriali ancora operativi sulla base di una procedura trasparente e aperta e poi sottoposti al soggetto gestore della misura, Unioncamere, dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto Mise in Gazzetta ufficiale fino al 15 febbraio 2022.
“Ogni progetto pilota deve essere costituito da azioni coerenti tra loro e strettamente legate a tematiche concernenti la transizione ecologica, l’autoimprenditorialità, il turismo, la cultura, la riqualificazione delle aree urbane e interne. I Patti Territoriali possono rappresentare, dunque, – conclude la deputata Galizia (M5S) – uno strumento utile e prezioso a supporto delle nostre realtà imprenditoriali”.
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