Chi l’avrebbe mai detto che i mutui in Italia costano meno? Facile.it e Mutui.it hanno voluto analizzare come lo stesso finanziamento per l’acquisto casa venga indicizzato in 14 nazioni diverse e, almeno per questa volta, le notizie per i mutuatari italiani sono più che positive. I mutui, infatti, costano meno e i tassi applicati dalle banche che operano nel nostro Paese sono, ad oggi, fra i più convenienti, con oscillazioni comprese fra lo 1,03% ed il 2,08% a seconda dell’istituto e del tipo di tasso scelto.
Il confronto europeo
Per tutte le nazioni la simulazione è stata compiuta considerando un immobile di valore pari a 180.000 euro, una richiesta di mutuo di 120.000 euro ed un piano di restituzione ventennale.
In Italia questo finanziamento oggi è indicizzato con TAEG compresi fra 1,03% ed 1,10% se a tasso variabile e fra 2,01% e 2,08% se a tasso fisso. Nel vecchio continente va meglio solo ai tedeschi e ai francesi (che per il tasso fisso si vedono applicare, rispettivamente, TAEG all’1,70% e 1,87%) e, soprattutto, agli svizzeri; al di là delle Alpi chi decide di comprare casa col mutuo dovrà considerare un tasso dell’1,65% se sceglierà il tasso fisso e appena dello 0,65% se opterà per il variabile.
Se in Spagna i tassi non sono troppo lontani da quelli italiani (fra 1,85% e 2,10% se fisso; fra 0,80% ed 1,20% se a tasso variabile), va decisamente peggio a chi la casa vuole comprarla nel Regno Unito o in Grecia. In UK le banche applicano al momento indici pari al 4,20% se a tasso fisso e al 3,30% se a tasso variabile; se si guarda ad Atene, invece, i tassi applicati per i mutui salgono ancora, arrivando al 3,62% nel caso del variabile e al 5,50% per un fisso.
«I tassi nell’area Euro restano abbastanza allineati tra di loro visto che tutti i paesi utilizzano gli stessi indici di riferimento (Irs e Euribor). Le variazioni del costo del denaro che notiamo sui mutui sono quindi riconducibili a dinamiche competitive tra gli istituti di credito presenti in ciascuna nazione e al cosiddetto “rischio paese”, un concetto simile a quello di spread usato per i titoli di stato», spiega Ivano Cresto, responsabile business unit mutui di Facile.it . «Un discorso diverso vale invece per il Regno Unito, dove i mutui, non essendo denominati in Euro, hanno dinamiche slegate da quelle del resto di Europa.».
I mutui al di fuori dell’Europa
L’analisi di Mutui.it e Facile.it non si è fermata alla sola Europa e ha verificato quali siano le condizioni applicate ai finanziamenti anche in molte altre parti del mondo. Se a Singapore la situazione è tutto sommato positiva con tassi dell’1,45% per il mutuo fisso e dell’1,28% per il variabile, in quasi tutte le altre nazioni considerate le percentuali applicate sono alle soglie del proibitivo.
Negli Stati Uniti chi compra con un mutuo a tasso fisso ottiene TAEG quasi doppio rispetto a quello italiano, con valori compresi fra 3,38% e 3,96%. In Australia la situazione non è troppo dissimile e le banche concedono finanziamenti con TAEG al 4,25% per il tasso fisso e fra 3,66% e 3,74% per quello variabile.
Spostandoci in Cina si vede come anche questa volta i tassi applicati siano doppi per mutui indicizzati con tasso variabile (2% la media rilevata da Facile.it e Mutui.it) e più che doppi per quelli con tasso fisso (4,90%).
Se fino a qui i tassi vi sembravano alti, chissà quale sarà la vostra reazione nel sapere che in alcune aree del mondo si arriva addirittura alla doppia cifra; in Russia chi sottoscrive un mutuo a tasso fisso ha un indice del 12,50%, comunque ancora poco se si considera che in Uganda il variabile arriva al 20% e in Nigeria il fisso addirittura al 23%.
«Tassi di interesse così elevati denotano un’economia in forte evoluzione con inflazione, e crescita potenziale, tipica dei paesi in via di sviluppo e delle economie non ancora mature», conclude Cresto.
Di seguito gli schemi riassuntivi relativi ai tassi applicati ai mutui casa nelle 14 nazioni considerate:
Nazione | Tasso fisso | Tasso variabile |
Italia | Fra 2,01% e 2,08% | fra 1,03% ed 1,10% |
Germania | 1,70% | n.d. |
Spagna | fra 1,85% e 2,10% | fra 0,80% ed 1,20% |
Francia | 1,87% | n.d. |
Grecia | 5,50% | 3,62% |
Svizzera | 1,65% | 0,65% |
UK | 4,20% | 3,30% |
USA | fra 3,38% e 3,96% | n.d. |
Australia | 4,25% | fra 3,66% e 3,74% |
Singapore | 1,45% | 1,28% |
Cina | 4,90% | 2% |
Russia | 12,50% | n.d. |
Uganda | n.d. | 20% |
Nigeria | 23% | 17,90% |
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