Nel disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei ministri sono state introdotte, su proposta del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, misure per la crescita e il sostegno delle imprese che hanno l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo del Paese anche attraverso investimenti innovativi legati alla transizione digitale e green.
In particolare, a sostegno delle imprese sono state rifinanziate: la Nuova Sabatini con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026, i Contratti di Sviluppo con 450 milioni per il 2022 e il Fondo di garanzia con un incrementato complessivo di ulteriori 3 miliardi fino al 2027.
Sono stati inoltre istituiti al Mise due Fondi, per la transizione industriale e per i lavoratori delle PMI in crisi:
Tra gli altri interventi approvati nella manovra anche l’esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori subordinati, indipendentemente dalla loro età anagrafica, che provengono da imprese in crisi.
Previsto anche un incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e la proroga dei crediti d’imposta per investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica.
Rinviato al 1 gennaio 2023 l’entrata in vigore della sugar e plastic tax.
Per Alitalia, è stata prorogata fino al 2023 la cassa integrazione per i lavoratori coinvolti nella procedura di in amministrazione straordinaria, mentre è stato esteso al 2022 il rimborso dei biglietti che i passeggeri non hanno potuto utilizzare per la cessazione dell’attività della compagnia aerea, già previsto con il fondo da 100 milioni già in funzione per il 2021.
“Una manovra di meno tasse e più investimenti, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno”, afferma il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna riassumendo le principali misure della manovra destinate al Meridione e al recupero dei divari.
“Stiamo lavorando con la Commissione UE – aggiunge Carfagna – per confermare la decontribuzione al 30% dei contratti di lavoro al Sud. E con il Parlamento e le forze politiche, avremo un dialogo serrato per far sì che il fondo destinato alla riduzione delle tasse abbia tra i propri obiettivi centrali l’attrazione di investimenti privati e la creazione di lavoro nel Mezzogiorno”, conclude Carfagna.