Aumenta la sua presenza in Cina la Magneti Marelli, che venerdì ha inaugurato una nuova fabbrica nel sud del paese.
Dedicata alla produzione di rear lamp (a regime saranno 2,4 milioni) e successivamente front lamp, l’investimento di 30 milioni di euro va a completare una presenza dal 1996 con stabilimenti produttivi e Centri di R&D/Ingegneria a Shanghai, Wuhu, Guangzhou, Hangzhou, Changsha, Changchun e a Hefe.
Ma quello inaugurato a Foshan, per l’azienda di Corbetta, è un ulteriore punto di partenza.
“Abbiamo l’obiettivo – spiega Eugenio Razelli, Amministratore Delegato di Magneti Marelli – di raddoppiare il fatturato nel giro di due-tre anni, puntando poi alla cifra simbolica del miliardo di Euro di ricavi nel giro di quattro-cinque anni. È un mercato fondamentale per la maggior parte dei nostri clienti che già seguiamo a livello globale, ad esempio in Brasile, in Usa, in Europa: vogliamo seguirli al meglio anche qui e parallelamente supportare i carmakers locali, che vivono una crescita decisa”.
E i numeri danno ragione a Razelli: il fatturato 2012 in Cina ha raggiunto quota 287,4 milioni di euro, in crescita dai 240,7 segnati nel 2011, (erano 232 milioni di euro nel 2010); un incremento di oltre il 19% nell’ultimo anno, con una performance che supera anche la crescita del mercato auto cinese – il più grande al mondo – che nel 2012 è cresciuto comunque del 6% in termini di auto prodotte (da 17,27 a 18,23 milioni). Un trend ininterrotto che ha visto crescere Magneti Marelli dai 44 milioni di Euro di ricavi del 2005 ai 287 del 2012 attraverso un tasso di crescita annuo medio del 31%. Anche in questo caso è un tasso superiore alla crescita media annua del mercato dell’auto in Cina che è passato da 5,2 milioni di veicoli prodotti nel 2005 a 18,2 milioni di veicoli del 2012, con un incremento medio annuo del 20%.
“L’investimento in Cina – spiega Jack Cheng, country manager per la Cina – è significativo proprio per il potenziale di questo mercato. Attualmente copriamo la Cina da nord a sud e la fascia orientale. Non sono esclusi altri investimenti”. Sia Razelli che Cheng hanno sottolineato l’importanza che la ricerca ha anche per il mercato cinese, soprattutto nel campo delle emissioni di Co2, settore nel quale Magneti Marelli è molto impegnato e sul quale la sensibilità cinese e di tutta l’area, é in aumento.
“Per andare incontro a queste necessità – continua Razelli – e a quella di dare ai cinesi i prodotti di qualità che chiedono, potenzieremo ulteriormente le nostre attività di R&D in Cina”.
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