Per scoprire i veri sapori siciliani, ora i turisti possono andare a mangiare a casa di casalinghe e cuochi non di professione. Il portale Sicilying.com raccoglie infatti una rete di famiglie siciliane, distribuite per tutta l’isola, che hanno deciso di aprire le porte di casa propria ai turisti che volessero provare ‘una vera esperienza siciliana’. Da prenotare online. Da un versante all’altro della Sicilia, “i padroni di casa cucineranno per voi un tipico menù siciliano – si legge sul sito – un pranzo genuino, fatto in casa. Una vera esperienza siciliana: pranzare o cenare a casa di una famiglia locale. Le famiglie che vi ospiteranno sono state scelte e “testate” personalmente dalla chef Silvana Recupero. Potete scegliere tra diverse famiglie, che si trovano in differenti città della Sicilia. I menu sono stati scelti considerando la tradizione di ogni luogo, gusterete quindi i piatti tipici della zona che sceglierete”.
Ecco alcune delle famiglie che vi ospiteranno. Palermo: Domenico, vi accompagnerà al mercato per comprare gli ingredienti che serviranno per cucinare i piatti previsti dal menu (arancine palermitane, pane e panelle, dolce). Concluso il pranzo potrete rilassarvi, bevendo un caffè, e ascoltando i padroni di casa, Laura e Domenico, mentre suonano il violino e il piano. Brucoli (SR): un borgo marino in provincia di Siracusa dove sarete accolti in una terrazza sul mare. Il menu include: antipasto antichi sapori (verdure e crispelle di ricotta), farfalle trinacria (pasta con pomodorino di pachino, rucola e mozzarella), pollo al profumo di Sicilia, frutta di stagione, torta della nonna. In estate, potrete fare anche un tuffo al mare. Catania: Mamma Lavinia e un menu ricco di piatti della tradizione siciliana (antipasto con frittelle e altre specialità locali, pasta con le sarde, polpettone, insalata di stagione, scacciata con i broccoli, dolce). Catania: Zia Cettina e Stefano vi accompagneranno a visitare il centro di Catania. Menu di frittelle ripiene di verdura di stagione, pasta con la mollica e verdure, polpette in agrodolce. Poggioreale (TP): in un borgo che sorge nella Valle del Belice potrete anche gustare una passeggiata alle antiche rovine di Poggioreale distrutte dal terremoto del 1968. Menu: N’figghiulate (pane con salsiccia, cipolle e peperoni), pomodorini con sgombro, prodotti tipici, grigliata di carne mista, cuppiteddi (dolce alla ricotta). Modica (RG): pranzo in una villa di campagna. Menu: pane fatto in casa con pomodori secchi e olive, scacciate modicane, spaghetti aglio, olio e peperoncino, gelo di mandorle.
“Sono tutte famiglie che cucinano benissimo – spiega Silvana Recupero, la chef catanese che ha selezionato cuoche e cuochi che apriranno le loro case agli avventori – Faccio corsi di cucina ed è lì che mi sono accorta che la Sicilia aveva del potenziale non sfruttato. Molti dei miei allievi mi dicevano sapessi quant’è brava mia zia. Ci sono molti locali che fanno cucina tradizionale, ma quello che propongono è sempre, in un certo senso, falsato dal business. Lo spirito della sicilianità è un altro. E’ la convivialità. E poi in Sicilia da una zona all’altra le abitudini cambiano tantissimo, era importante costruire una rete che la attraversasse tutta. Per offrire ai turisti la possibilità di assaggiare tanti spicchi di Sicilia”.
E’ già possibile cominciare a mangiare in famiglia con i siciliani, i turisti potranno effettuare le prenotazioni sul sito Sicilying.com.
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