“Ho visto le più belle città del mondo”, lo diceva George Berkeley, filosofo, teologo e vescovo anglicano irlandese, uno dei tre grandi empiristi britannici assieme a Locke e Hume, riferendosi alla Puglia. La regione che “vanta il meglio dell’Italia meridionale” secondo il National Geographic che, nel 2016, le assegnò il premio “Best Value Destination”, ha stregato letteralmente anche Giuseppe Fiorello e Pierfrancesco Favino.
I due attori sono dal 28 settembre al cinema con ‘Chi m’ha visto’, un’esilarante commedia con la quale Giuseppe Fiorello esordisce anche come produttore cinematografico. La pellicola è ambientata nella Puglia dei nostri giorni, girata quasi interamente a Ginosa, ma anche a Bari, Mottola, Castellaneta e Conversano, ed ispirata ad una storia vera. “Abbiamo scelto questa regione – spiega il regista Alessandro Pondi – perché è una location molto suggestiva e Ginosa e Gravina sono scenari piuttosto inediti nel cinema anche se Pasolini nel Vangelo secondo Matteo girò una scena proprio a Ginosa”.
Nel video realizzato da Apulia Film Commission, Pondi racconta di essersi innamorato subito di Ginosa, appena arrivato con il loro organizzatore, “per i suoi colori, per la sua conformazione e poi ci siamo trovati molto bene a girare. Sembra una piccola Cinecittà perché avevamo tutto a disposizione nell’arco di 200 metri. L’ultimo giorno è stato particolarmente emozionante, nell’ultimo momento in cui ho detto “stop, buona!” ho avuto un brivido nella schiena perché sapevo che avrei lasciato quel paese che mi aveva ospitato per sei settimane, un paese che ci ha dato tantissimo, sono stati ospitali, ci hanno aiutato a bloccare le strade, ci hanno fatto il pane la mattina, avevano sempre una parola per noi”.
“Siamo molto contenti – chiosa Antonio Parente, Direttore di Apulia Film Commission – perché la produzione ha scelto un territorio per noi molto particolare che ci permette di far conoscere Ginosa, Laterza, Castellaneta, luoghi che si prestano sempre di più ad essere location privilegiate per un certo tipo di cinema”.
E poi ci sono loro, i due protagonisti, Martino Piccione e Peppino, interpretati rispettivamente da Giuseppe Fiorello e da Pierfrancesco Favino, una coppia che funziona, che si passa bene la palla, che si compensa, che si scambia più di una battuta spassosa. E c’è l’amore nei confronti della Puglia e, in modo particolare, di Ginosa che i due attori hanno maturato durante le sei settimane di riprese. “Vogliamo dire grazie ai ginosini, – dice Beppe Fiorello – un popolo radicato nella propria terra in maniera profonda e vera, che ci ha non solo ospitati ma ci ha tenuti come se fossimo anche noi ginosini, con grande affetto, disponibilità, generosità e apertura. Il grazie finale, poi, va ad Apulia Film Commission”.
Favino, che in questo film mostra il grande dono che ha di padroneggiare ogni singolo accento italiano, in questo caso un pugliese perfetto, da vero cowboy che guida l’ape e asseconda l’inganno dell’amico chitarrista, crede che la Puglia abbia tutto e sia perfetta per il cinema perché, spiega, “la cosa bella è che dalla Daunia fino al Salento ci sono cinque zone completamente diverse per cui, dal punto di vista filmico, è una regione tutta da sfruttare”.
LA TRAMA DI “CHI M’HA VISTO”
Tra la parodia e la storia vera, “Chi m’ha visto” racconta la strampalata vicenda di Martino Piccione (Giuseppe Fiorello), talentuoso musicista pugliese che imbraccia la chitarra per cantanti italiani di fama internazionale ed esegue trascinanti assoli all’ombra dei riflettori. Ossessionato dall’idea di guadagnare il centro del palcoscenico e conquistare la fama che merita, Martino mal sopporta le ironie e le grette provocazioni della gente del paese, nel quale torna alla fine di ogni tour o concerto.
D’altra parte lui stesso riconosce che il mondo dello spettacolo è fatto così: non conta quanto vali, conta quanto appari. Grazie all’aiuto dell’incosciente Peppino (Pierfrancesco Favino), un “cowboy di paese” senza troppi fronzoli per la testa, un piano bislacco per attirare l’attenzione dei media prende forma: sfruttando la conformazione del territorio e la scoperta del nascondiglio perfetto, Martino organizza la propria sparizione. Il gesto estremo porterà a conseguenze davvero inaspettate.
La pellicola riflette all’interno di un contesto allegro e spensierato l’amara realtà in cui viviamo: spesso in nome di una esagerata ed effimera apparenza, dimentichiamo la sostanza delle cose.
Il video “Chi m’ha visto – Speciale Puglia” realizzato da Apulia Film Commission:
https://www.facebook.com/apuliafilmcommission/videos/1533737583339458/
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