Valeria, l’autrice, mette a nudo in un post su facebook tutti i suoi sentimenti per un luogo e un popolo che l’ha accolta a braccia aperte.
Una lettera d’amore, una storia che sembra ricalcare la trama del film “Benvenuti al Sud”, film diretto da Luca Miniero e interpretato da Claudio Bisio. Un amore incondizionato per una città che l’ha accolta a braccia aperte, come mai avrebbe potuto immaginare, travolgendola con la sua “magia”, nonostante le imperfezioni, nonostante i mille problemi.
Lei è Valeria, l’autrice e protagonista della vicenda raccontata su Facebook. Una trevigiana 32enne che si sarebbe dovuta trasferire a Napoli per seguire il marito, un militare dell’aeronautica assegnato all’accademia di Pozzuoli. “Per un anno avevamo vissuto in una cittadina inglese distante un’ora da Londra – racconta nella sua lettera – e lo spostamento dall’Inghilterra a Napoli mi spaventava molto, anche a causa della paura instillata dai tanti racconti di cronaca che la dipingevano come una città non tanto tranquilla specie poi per una bimba di due anni (la figlia)”.
“Io mi sentivo come Bisio, – prosegue il suo racconto – sfigata nel dover andare a vivere in una città piena di problemi come Napoli, mi sentivo non sicura, come se andassi in mezzo al Far West”.
Valeria, dunque, non vedeva l’ora di andarsene da qui per tornare su, il prima possibile, ma adesso… adesso che è giunto il momento di spostarsi nuovamente, non vorrebbe più andarsene e manifesta, attraverso le parole, una vena di tristezza, quella sensazione di vuoto che ti prende quando sai di dover lasciare qualcosa di importante: “Posso affermare con assoluta certezza e convinzione che Napoli è casa mia; sono una polentona all’anagrafe, ma Napoli è terra mia, la sento mia più della mia terra d’origine, nei suoi difetti e nei suoi mille pregi. Perché Napoli è magica, ti rapisce, ti prende il cuore, ti stordisce, ti ipnotizza”.
Nel suo racconto, Valeria continua a sottolineare “la forza di un popolo, quello napoletano, che a testa alta e con leggerezza riesce ad affrontare i tanti problemi della città“. E intanto invita a “non giudicare certi luoghi per sentito dire o dopo averci trascorso una settimana di vacanza”. “In questi due anni ho vissuto Napoli molto intensamente – spiega – e posso dire di conoscerla molto meglio di Venezia, dove ho studiato filosofia per cinque anni”.
“Per fortuna ci trasferiamo a Roma, – chiosa Valeria – per cui tornerò dai miei amici napoletani ogni volta che posso. E poi ho già detto a mio marito che quando andrà in pensione voglio venire a vivere qui”.
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