Antonio Zibaldi ha una storia particolare alle spalle, che conviene raccontare perché dentro c’è tutto. Dall’incidente drammatico, alla sofferenza, alla speranza, alla solidarietà, alla gioia di un momento importante.
Nel gennaio del 2007 Antonio lavorava in una fabbrica e fu vittima di un terribile incidente.
Un incendio gli provocò ustioni sul 90% del corpo.
Da quel giorno iniziò un calvario fatto di 50 interventi chirurgici, nel corso dei quali, per non fare infezione alle ferite, è stato costretto a girare con una maschera.
Una situazione difficile, quindi, anche dal punto di vista psicologico. Antonio, infatti, girava tra la gente che non sapeva il suo calvario e lo guardava in maniera stranita. Sino ad esser vittima di episodi spiacevoli. Come quando gli fu intimato di uscire da un ristorante.
Sul versante economico non è andata meglio. Le spese per per gli interventi sono state sostenute dalla famiglia. E a causa del ritardo dei rimborsi vi fu anche una polemica con un appello da parte di Antonio.
Ma senza ripercorrere ulteriormente i passi di una vicenda dai contorni davvero tragici, che vede coinvolto un ragazzo diventato uomo, di un quartiere “difficile” di Napoli, diamo una notizia diffusa da Napolitan.it.
Antonio si sposa. Corona un suo sogno. Viaggia verso la normalità.
Il ragazzo con la maschera ha trovato il suo angelo.
Foto tratta da Napolitan.it
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