A Ischia, a Barano per la precisione, c’è una scuola media che, fino a dieci anni fa, non ha avuto nome.
Nel 2005, in presenza della figlia Liliana, la scuola è stata intitolata ad Antonio De Curtis.
Da un paio di settimane, l’amministrazione comunale di Barano ha espresso la volontà di cambiare il nome della scuola sulla base del fatto che Totò non sarebbe tra i personaggi ischitani illustri.
Il sindaco Paolino Buono, infatti, riterrebbe più opportuno che l’istituto portasse il nome di Anna Di Meglio Baldino, ex preside, prima donna dell’isola ad aver conseguito la laurea e nonna di un consigliere comunale di Barano.
Non voglio entrare nel merito della questione insinuando, come è già stato fatto da altri, un qualche collegamento tra la proposta del nome della Baldino, donna forte ed emancipata, meritevole senza dubbio alcuno del più grande rispetto, e la politica locale.
È, tuttavia, necessario chiedersi perché il sindaco abbia avanzato tale motivazione: si può, infatti, veramente affermare che il nome di Totò non sia adeguato alla scuola in quanto il Principe della Risata non sia originario di Ischia?
Totò è un pezzo della nostra storia. Anche di quella dell’isola.
La prima volta che ci era stato, infatti, era rimasto talmente folgorato dal suo splendore che se ne innamorò e scrisse una canzone. Scrisse una canzone d’amore, come a una donna che si vuole corteggiare:
“Ischia, paraviso ‘e giuventù,
[…] ‘A primma vota ca nce sò venuto
‘Ncopp ‘a stu scoglio d’oro illuminato,
Senza parole sò rimasto, e muto
Pe chesta spiaggia me sò ‘ncammenato…”
Si può, dunque, veramente dire che quest’uomo, che ha fatto della sua terra il suo orgoglio e il suo tratto distintivo, che ha esaltato con la sua arte le bellezze e le contraddizioni della nostra cultura e le ha rese accessibili al mondo, appartenga ad un unico luogo?
Totò è un patrimonio nazionale di cui andare fieri!
Se, da domani, i sindaci di tutte le città d’Italia smettessero di intitolare scuole a Leopardi, a Pascoli e a tutti gli altri artisti che hanno reso grande il nostro paese sulla base dei loro natali, voi sareste d’accordo?
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