La Provincia di Caserta si costituirà parte civile nell’ambito del procedimento penale in cui sono imputati il boss del clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti, e altre 20 persone, accusate del reato di disastro ambientale legato allo smaltimento illegale dei rifiuti protrattosi per almeno 20 anni tra le province di Caserta e Napoli, nel territorio oggi noto in parte come Terra dei Fuochi.
Lo rende noto un comunicato firmato dal presidente Domenico Zinzi. L’udienza preliminare si terrà giovedì 13 marzo a Napoli. “Abbiamo ritenuto doveroso – ha spiegato Zinzi – nei confronti dei cittadini della nostra provincia costituirci parte civile in un processo contro chi, per oltre 20 anni, ha avvelenato e distrutto una parte del territorio casertano. Bisogna accertare con celerità la verità dei fatti e, al tempo stesso, proseguire nell’attività di bonifica e risanamento dei terreni e, in generale, dell’ambiente. Attività, questa, sulla quale la nostra Amministrazione si è concentrata sin dal primo giorno, avendo come obiettivo quello di ridare dignità a questa terra“.
La Provincia di Caserta, così come quella di Napoli e come il comune di Qualiano, che hanno già annunciato nei giorni scorsi la decisione di costituirsi in giudizio, chiederanno il risarcimento dei danni materiali e morali nonché di immagine patiti a causa delle condotte degli imputati.