Si chiama “assunzione congiunta”, ed è uno degli strumenti che il governo ha messo in campo da qualche mese per provare a contrastare il caporalato.
Una realtà quotidiana al Sud ma non solo, che in questa estate è salita alla ribalta della cronaca per colpa dei decessi di tanti lavoratori nelle campagne pugliesi.
Per cercare di cambiare rotta i sindacati Flai-Cisl e Uila-Uil hanno stretto un accordo con OP Terra di Bari, cooperativa aderente a Legacoop, per tutelare la legalità, ma soprattutto i diritti dei lavoratori agricoli.
Una decisione non condivisa da Fai-Cgil, che in un comunicato ribadisce di non aver firmato l’accordo perché darebbe il via libera a una riduzione del salario dei lavoratori che viene ritenuta inaccettabile.
Per Legacoop si tratta invece di un’operazione pilota che dovrebbe essere estesa anche alle altre cooperative aderenti, nell’ottica di un contrasto più efficace al fenomeno delle false coop.
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