Ieri a Manfredonia al presidio dei lavoratori organizzato davanti ai cancelli della fabbrica Sangalli Vetro.
Noi non molleremo su questa battaglia.
La fabbrica deve ricominciare a produrre perché ha possibilità di mercato e di generare reddito.
Qui sono stati investiti denari anche pubblici, qui si è sacrificato il nostro ambiente per installare una fabbrica che ha un notevole impatto dal punto di vista urbanistico e paesaggistico, questo è stata una sfida molto importante su cui ha investito l’intera comunità.
Lo stabilimento è moderno e ancora competitivo, con qualche milione di euro si può rinnovare il forno che è l’unico punto di debolezza strutturale.
Speriamo adesso che le nostre ricerche, che pure sono state avviate assieme a quelle del Governo, portino a individuare qualcuno che compri l’intero stabilimento.
Guardare questa struttura che ha solo 13 anni – nessuno stabilimento al mondo di questo tipo è stato chiuso dopo così poco tempo di attività – vedere i magazzini pieni del prodotto pronto e inutilizzato per un valore di quasi 6 milioni di euro, osservare tutti gli operai fuori dai cancelli, il sindaco, una comunità intera che attorno a questo investimento aveva costruito speranze, famiglie, progetti di vita, sono cose che mi addolorano moltissimo.
Per questo ribadisco che lo stabilimento non si tocca, nessuno se ne può andare con qualche pezzo.
I 6 milioni di euro di prodotti già pronti altrettanto non si toccano perché sono importantissimi per chi acquisterà, e perché lo stabilimento ha bisogno di lavori per essere rimesso in funzione, quindi c’è bisogno di magazzino per soddisfare la domanda e riattivare l’attività commerciale.
Quella della Sangalli è una vertenza non facile, ma noi non molliamo neanche di un millimetro.
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