Non si hanno notizie di un presunto reggente di una cosca di ‘ndrangheta.
Sembra inghiottito dal nulla. Buoio totale. Gli inquirenti dicono che la sua scomparsa è uno dei misteri meglio custoditi dalla storia della mafia calabrese.
Si tratta di Paolo Schimizzi, scomparso il 22 settembre del 2008.
Davi dice che non si può continuare a cercare solo persone normali, ma che si dovrebbe cercare anche persone “scomode”, scomparse in circostanze misteriose.
E così il massmediologo è spesso a Reggio Calabria, dove ha realizzato un servizio giornalistico nel quartiere dove vive il nipote del boss più sanguinario della ‘ndrangheta, ovvero Giovanni Tebano.
Il tema è sempre lo stesso: che fine ha fatto Paolo Schimizzi?
Inoltre Davi ha scritto una lettera pubblica alla moglie dello scomparso, dove le chiede gentilmente – se ha voglia di parlare della morte del marito – di contattarlo.
In questi mesi, poi, in giro per Reggio Calabria, sono comparsi dei trotter dove sono affissi dei grandi manifesti con la scritta: “Chi l’ha visto? Paolo Schimizzi, scomparso il 22 settembre 2008, padre di tre figli, inghiottito dal nulla.”
I manifesti girano da mesi e ci si chiedeva in città chi ne fosse l’autore. Seguendo i recapiti potrebbe essere Davi. Questo particolare di riferimento, lo riporta il sito laCnews24.
Certo è che in terra di Calabria, in taluni ambienti intessuta di misteri e di silenzi, Davi cerca di squarciare la cortina.
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