- Una joint venture tra Umpc Pittsburgh e Regione Siciliana
- Un budget da 200 milioni e 600 posti di lavoro
- Si punta ad essere operativi nel 2023
Nasce in Sicilia Il nuovo centro per le Biotecnologie e per la ricerca Biomedica. E’ targato Ri.Med, il medley della ricerca scientifica e sanitaria che da quasi venti anni opera grazie al collegamento tra Upmc di Pittsburgh e Regione Siciliana. Il nuovo centro per le biotecnologie, sorgerà a Carini, in provincia di Palermo.
Un progetto da 200 milioni di euro
Il progetto ha una dotazione finanziaria da quasi 200 milioni di euro e poggia su diversi pilastri operativi. Dato non trascurabile, quel polo darà vita a 600 posti di lavoro, in grandissima parte ad altissima specializzazione. Da Carini, la Sicilia punta di diventare avanguardia della ricerca scientifica. La missione del Ri.Med prevede azioni rivolte a investimenti in ricerca scientifica per l’occupazione e lo sviluppo economico del Mezzogiorno, all’integrazione tra ricerca e cura per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute della popolazione. Per continuare con gli accordi Italia-Usa per la ricerca scientifica e asset strategici legati a modelli innovativi di partenariato pubblico-privato.
Aquilanti: “Stiamo creando un campus di ricerca”
“Il polo di Carini suggerisce ormai chiaramente l’assetto del campus di ricerca, a cui si affiancherà il nuovo ospedale ISMETT – ha spiegato Paolo Aquilanti, presidente della Fondazione Ri.MED – e avvicina l’obiettivo di realizzare in Sicilia uno dei più significativi investimenti pubblici nel Mezzogiorno d’Italia. Un’officina di prodotti nuovi e di metodi inesplorati per curare le malattie e al contempo fonte di lavoro e meta d’investimenti. Il concorso tra istituzioni pubbliche italiane – il Governo Nazionale, la Regione Siciliana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – e partner esteri del livello di University of Pittsburgh e UPMC, ha dimostrato la capacità di tradurre in pratica una scommessa ambiziosa”.
La nuova sede Ismett disegnata da Renzo Piano
Accanto al Ri.Med, sorgerà anche la nuova sede dell’Ismett, pensato non solo come gioiello tecno-sanitario ma anche come prezioso manufatto architettonico. La firma è di Renzo Piano. L’intero sistema è stato pensato per raggiungere una formidabile integrazione di ricerca e cura per accelerare il trasferimento al paziente delle innovazioni scientifiche e assicurare la gestione in piena sicurezza dei pazienti anche a fronte di pandemie.
Il progetto si ispira al modello tipologico del cosiddetto “villaggio-strada” e prevede un’organizzazione dello spazio estremamente flessibile: 52.464 mq di superficie totale, di cui 17.070 mq di laboratori, ampi spazi comuni, sale riunioni, uffici, un auditorium, la foresteria e il collegamento diretto con l’ospedale.
I laboratori e le piattaforme tecnologiche all’avanguardia del centro Ri.MED saranno dedicati alla ricerca e allo sviluppo di vaccini e farmaci innovativi, terapie cellulari ed ingegnerizzazione di organi e tessuti, per diagnosticare precocemente e curare in modo mirato le insufficienze terminali d’organo, i tumori, le malattie infettive e le patologie connesse all’invecchiamento, con particolare attenzione alle malattie neurologiche. L’integrazione con UPMC e University of Pittsburgh, leader nella ricerca clinica e scientifica, favorirà un circolo virtuoso di trasferimento di know-how.
Il progetto è stato presentato nelle scorse settimane a Roma, nelle sala capitolare di Palazzo Minerva, una delle sedi del Senato della Repubblica, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
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