Si ritorna a parlare del piccolo Molise. Dopo lo sgretolamento del sistema di potere di Michele Iorio (colpito da inchieste, indagini e condanne) è il turno del ‘nuovo’ presidente della giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura.
Ex Presidente della Camera di Commercio, in passato molto vicino a Michele Iorio, candidato con poca fortuna (per due volte) con Forza Italia.
Oggi ha trovato la sua dimensione politica nel centro-sinistra.
Grazie alle nuove alleanze e ai continui cambi di casacca. Questa volta è il Corriere.it, con il bravo e puntuale giornalista Sergio Rizzo, a mettere sul piatto un tema mai affrontato: il conflitto di interessi. Potrebbe configurarsi la fattispecie di conflitto di interessi per Frattura? A questa domanda, prima della vittoria, i suoi colleghi di centro-sinistra, non hanno risposto. Non hanno saputo rispondere, non hanno voluto rispondere. Il tema ruotava intorno alla costruzione di una centrale a biomasse.
Dovevano leggere prima le carte.
“Non ne so nulla – dichiarò il consigliere regionale del Pd, oggi vice presidente della Regione Molise e Assessore Michele Petraroia – non ho notizie. Prima dovrei vedere le carte. Sull’impianto specifico non ho nessun documento. Sono stato l’unico a mettermi contro la centrale ad olio vegetali a Trivento e Montefalcone. Il mio parere è scontato su questi argomenti. Se mi devo mettere a battibeccare con questi personaggi di nuova generazione, scelgo io il terreno”. Per l’attuale assessore: “le centrali a biomasse sono semplicemente degli espedienti. Nascono per le biomasse e alla fine diventano potenziali destinatari, diciamo, di rifiuti”.
Nemmeno Cristiano Di Pietro (oggi rieletto in consiglio regionale con la defunta Idv) era a conoscenza dell’autorizzazione. “Non ho letto la determina. Mi serve il tempo per leggerla. Devo capire meglio, devo approfondire l’argomento. Se dovesse essere vera la notizia bisogna capire se Frattura è ancora socio. Se dovesse essere socio chiederemo spiegazioni di questa situazione. Devo capire come stanno le cose”. L’argomento non suscitò particolare interesse.
Oggi i presunti conflitti di interessi del ‘nuovo’ presidente Frattura ritornano alla luce. Scrive Rizzo sul Corriere.it: “Senza sintonia con il governatore Paolo Di Laura Frattura, uomo che dovrebbe incarnare il rinnovamento dopo 12 anni di regno di Michele Iorio, l’ingegner Mariolga Mogavero non sarebbe certo arrivata fin qui. Ovvero, nella stanza dei bottoni della piccola Regione Molise, capo di gabinetto e segretario generale della nuova giunta di centrosinistra.
Così da attirarsi le invidiose attenzioni di chi l’ha già acidamente battezzata «la governatrice». La Mogavero, moglie di Luca Di Domenico, è la prima firmataria del ricorso elettorale, andato a buon fine, al Tar Molise. Lo stesso nome che si ritrova in una delle società (la prima proponente) legata alla costruzione della centrale biomasse di Campochiaro, in provincia di Campobasso. Il 20 luglio del 2010 la società Gap Consulting srl “ha chiesto l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio, nella zona del Consorzio per lo sviluppo Industriale Campobasso-Bojano del Comune di Campochiaro, di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse”, si legge nella determina, “utilizzante biomassa legnosa ed assimilati”. Secondo la visura camerale del 5 giugno 2012, la Gap Consulting srl, è stata costituita il 14 luglio del 2005, con un capitale sociale di 10 mila euro.
La Gap è composta da altre due società, con pari quote: la Proter e la Civitas. Entrambe a responsabilità limitata. L’amministratore unico della Gap risulta essere Mogavero Mariolga. La Civitas e la Proter hanno altri due amministratori. Per la prima (costituita il 6 aprile del 2009) risulta essere l’ing. Di Domenico Luca, marito della Mogavero; per la seconda (costituita il 1 giugno del 1991) il capo dell’allora opposizione in consiglio regionale, Di Laura Frattura Paolo. Il 30 gennaio del 2012 viene protocollata la richiesta dell’amministratore unico della società Gap Consulting (Mogavero Mariolga, già collaboratrice di Frattura) e dell’amministratore unico della società Civitas (Di Domenico Luca, marito della Mogavero).
Per far subentrare la Civitas nel procedimento attivato da Gap. È lo stesso Rizzo che scrive sul Corriere: “Mariolga, però, è qualcosa di più. Tanto che per dipanare l’incredibile intreccio di interessi privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze che si addensa intorno alla figura del governatore, non si può che cominciare da lei, sua factotum. E da una società di consulenza, la Gap consulting di Campobasso, di cui l’ingegner Mogavero ha il 50%”.
Ma come è andata a finire per la centrale biomasse del marito di Mariolga Mogavero? “Il 15 aprile scorso – spiega Sergio Rizzo – se la compra quasi tutta (il 99,5 per cento delle azioni) la C&t spa, nonostante un ricorso pendente al Tar. Si tratta di una società del settore energetico che controlla pure il 20% della Biocom. Che cos’è? Un’altra ditta del settore biomasse il cui restante 80 per cento era in mano allo stesso Paolo Di Laura Frattura, e che ha avuto dalla Regione Molise un finanziamento di 300 mila euro per realizzare un impianto a Termoli. Ma siccome il Comune non dà i permessi il contributo viene revocato, con immediato ricorso al Tar contro la Regione da parte del futuro governatore. Il progetto si scioglie, la società va in liquidazione e il 7 marzo 2013, due settimane dopo il voto, Di Laura Frattura si libera di quell’ingombrante pacchetto dell’80%.
A comprarlo è il liquidatore Vittorio Del Cioppo, sfortunato candidato alle regionali per l’Idv. Partito che ovviamente sostiene la giunta, come anche Sinistra ecologia e libertà. Unico consigliere vendoliano e capogruppo di se stesso, in un’assemblea regionale con 21 seggi e ben 14 gruppi dei quali addirittura nove composti da una sola persona, è Nico Ioffredi, cognato di Paolo Di Laura Frattura. È il marito di sua sorella Giuliana Di Laura Frattura, capo di gabinetto del questore di Campobasso”.
L’intreccio di interessi privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze sollevato dal Corriere della Sera non interessa a nessuno.
In Molise chi ha governato ieri, governa pure oggi? Sotto nuovi colori, sotto nuove bandiere?
Di certo c’è un solo assente: Michele Iorio, colpito da un’interdizione dai pubblici uffici.
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