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Il tesoro archeologico che da solo non basta
09 Gen 2015 07:39

Dopo oltre mezzo secolo di attesa, a Palazzolo Acreide (Siracusa) ha aperto i battenti il Museo archeologico che narra la storia della sub-colonia di Siracusa: Akrai.

Un piccolo gioiello allestito a Palazzo Cappellani – come racconta il quotidiano La Sicilia – in un immobile espropriato dal Comune proprio per ospitarvi le collezioni del barone Gabriele Judica.

Quasi duemila pezzi di storia: vasi, marmi, gioielli e statuette fittili che Judica ritrovò nel sito della città greca ed espose nella sua casa divenuta tappa per antonomasia dei viaggiatori del Grand tour dell’Ottocento.

Una collezione poi acquistata dalla Regione e lasciata in custodia nei magazzini del museo di Lentini fino a quando, lo scorso agosto, venne riportata a Palazzolo dalla Soprintendenza aretusea.

Per la gestione del nuovo Museo verrà sperimentata una sinergia tra Comune, Soprintendenza e Regione che si tradurrà con la disponibilità dei custodi che manterranno aperta, tutti i giorni, la struttura museale. Per un primo periodo, inoltre, l’ingresso sarà gratuito.

La cittadina insignita del riconoscimento Unesco nel sito “Val di Noto” vanta altre due istituzioni museali (la casa museo “Antonino Uccello” e il Museo dei Viaggiatori) e 800mila visitatori all’anno che, però, non mettono in moto il circuito economico sperato.

Per questo il sindaco Scibetta auspica l’avvio di un sistema turistico che veda insieme le tre province di Siracusa, Catania e Ragusa.


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