Sono ventidue anni che la Lega ha un monotema per programma: l’espulsione.
Prima dei meridionali, poi dei musulmani, ora dei migranti.
Il resto è ridotto all’osso e scompare al cospetto.
Ora la Lega Nord è scesa al Sud dove si chiama Lega dei Popoli. Bene.
Dopo il rapporto della Svimez, che indica il rischio di un Meridione in plausibilità di diventare come la Grecia, trascinandosi dietro tutta l’Italia, la Lega dei Popoli cosa propone?
Non la vedo molto impegnata sul tema. Eppure il suo segretario, un uomo con la faccia sofferta e seria, è sempre in tv ad elargire interventi su tutto ciò che avviene in Italia. Anzi, vuole fermare la nazione per tre giorni, sempre sul monotema.
E sul Sud? Perché non impegna un po’ delle sue energie per il Meridione?
E se fermiamo la nazione per tre giorni per riflettere sulle condizioni difficili, quasi penose, in cui vive certa parte del Sud?
Che ne dice, segretario?
Non creda che io abbia fatto qualche sconto a chi ha definito un “piagnisteo” il problema del Meridione.
Legga gli altri interventi. Anzi il Pd è stato un osservato speciale perché governa, ma uno sforzo da lei ce lo aspettiamo, un aiutino.
Così si scrollerà di dosso quel sospetto di antimeridionalismo, frutto di vent’anni di martellamento di un Sud “palla al piede dell’Italia“.
Lei non è Bossi e al Sud è sceso in forma di pacificazione. Ora le tocca un ultimo sforzo.
Ci dia una mano, batta un colpo, si faccia sentire alle platee con una soluzione.