E’ un progetto di innovazione sociale urbana che ha visto impegnati, tra luglio e agosto di quest’anno, decine di giovani urban makers (architetti, studenti, giovani professionisti) e dodici associazioni (social makers), con azioni brevi per cambiamenti lunghi, attraversando diverse zone della Città di Reggio Calabria: questo è Reaction City da cui è nato un docu-film che è stato proiettato nei giorni scorsi presso l’Istituto “San Vincenzo de’ Paoli”, in un incontro organizzato dal Forum provinciale del Terzo Settore insieme al Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari, nell’iniziativa “Fare città per un welfare di comunità“.
“L’ambizione – hanno spiegato i promotori – è stata quella di innescare una visione-azione in grado di restituire alla comunità una proposta di nuova e collettiva identità comune. Borghi, periferie, luoghi storici, aree produttive, edifici collettivi, strade sono i luoghi scelti da Reaction City, luoghi scartati dalla vita sociale e luoghi resistenti di valore culturale e naturale, con storie virtuose di comunità che hanno reagito”.
Il progetto, che guarda alla città metropolitana oltre che agli obiettivi del nuovo settennato di programmazione europea, ha prodotto un docu-film che offre molti spunti di riflessione sui temi della città, della coesione sociale, dell’innovazione, dei beni comuni.
Tutte questioni che riguardano da vicino il Terzo Settore, ancor più in una fase in cui si discute di una riforma legislativa a livello nazionale e in cui è necessario riprogrammare il welfare cittadino. E’ stata l’occasione per parlare di welfare di comunità “quale strada necessaria per cessare di discutere di politiche sociali ragionando per categorie di persone, piuttosto affrontando i nuovi bisogni in un’ottica sistemica e non frammentata, innovando modelli e processi, valorizzando le risorse esistenti, specie quelle umane, e potenziando i sistemi di governance del territorio“.
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