Il Pnrr – Piano nazionale di ripresa e resilienza ha un vulnus: nessuna delle sei missioni presenta una strategia per i giovani. Lo hanno fatto presente alcuni parlamentati, in occasione della presentazione alle Camere, come evidenziato dal Sole 24 Ore nei giorni scorsi.
Secondo l’intergruppo parlamentare Next Generation Italia le risorse programmate per i giovani non sarebbero sufficienti: serve rafforzare istruzione, formazione professionale, adottare riforme strutturali per il mercato del lavoro e per le politiche attive, va rivisto il percorso di alternanza scuola-lavoro, serve un cambio generazionale nella Pubblica amministrazione.
L’invito è quello di sviluppare le competenze digitali in ambito scolastico e lavorativo, aumentare le risorse per il diritto allo studio, rilanciare il Servizio civile universale, potenziate gli istituti tecnici superiori, concedendo una specifica autonomia formativa: queste scuole dovrebbero diventare il luogo di incontro tra ricerca applicata e imprese innovative.
Franco: “Garantire la piena partecipazione dei giovani alla vita culturale, economica e sociale del Paese”
Per il ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco occorre “garantire la piena partecipazione dei giovani alla vita culturale, economica e sociale del Paese, investendo in istruzione e ricerca e intervenendo con politiche per incrementare il livello di occupazione giovanile, nel breve e nel lungo periodo, è trasversale a tutto il Piano. Al di là degli effetti indiretti a favore dei giovani derivanti dallo sviluppo dei nuovi settori perseguito dal Piano, si prevedono impatti diretti sulle nuove generazioni, in particolare nella Missione “Istruzione e ricerca”, con progetti dedicati al contrasto dell’abbandono scolastico, alla digitalizzazione della didattica, al potenziamento della ricerca, e nella Missione “Inclusione e coesione”, con gli interventi sulle politiche attive del lavoro e il potenziamento del servizio civile universale”.
Nel Pnrr gli stanziamenti per misure che riguardano a vario titolo i giovani ammontano a 16,31 miliardi: di questi 15,52 miliardi sono del Recovery 0,79 miliardi di React Eu. Per orientamento e sostegno all’istruzione, alla formazione e all’acquisizione di nuove competenze sono previsti 9,37 miliardi ma nulla è previsto per l’autoimpiego e l’imprenditoria giovanile.