La notte di Natale ho assistito ad una scena che risulterebbe poco credibile se non fosse stata ripresa con il cellulare: un farmacista di turno nel proprio esercizio in Piazza Martiri, nel cuore del centro storico di Teramo, esasperato dalle pressanti richieste avanzate da un tossicodipendente per ottenere delle siringhe, esce dalla farmacia con una pistola in pugno e la punta in faccia al soggetto minacciandolo di fargli un buco sulla fronte.
La crudezza delle immagini non ha bisogno di commenti ed ha scatenato in città e fuori un vivace dibattito fra coloro che si schierano con il farmacista e quelli che stigmatizzano il suo gesto. Sono già stati convocati incontri per discutere dentro e fuori dalle istituzioni la questione della sicurezza, e questa si rivela senz’altro un’occasione da cogliere per accendere i riflettori sul problema dell’incolumità dei cittadini.
Ma più che la dinamica dell’accaduto, che verrà approfondita nelle sedi opportune, devo sottolineare la gravità della circostanza costituita dalle minacce ricevute dal sottoscritto ad opera dei passanti perché stavo riprendendo la scena con il telefonino. La gravità del gesto di puntare un’arma in fronte ad un essere umano è stata ritenuta meno rilevante del fatto che un passante come me stesse riprendendo la scena.
È possibile che le persone comuni, i cittadini, siano regrediti al punto da vedere come una minaccia grave la registrazione di avvenimenti scomodi? Possibile che la paura si sia impadronita a tal punto delle menti da vedere il pericolo laddove c’è la necessità civile di una denuncia? Possibile che nessuno si accorga che solo la trasparenza e la luce del sole (e delle telecamere) possono mettere in luce i problemi, le tare, i guai che ci attanagliano ogni giorno?
L’omertà e il silenzio non si addicono ad un Paese civile, moderno, democratico che vuole evitare una retrocessione medioevale quale è quella che ci attende se ciascuno di noi non farà la propria parte per il progresso civile del Popolo e della Nazione.
Il telefonino che ciascuno di noi ha in tasca è un’arma per migliorare e per migliorarci, non dimentichiamolo.
Il video è stato pubblicato in esclusiva sul nuovo sito locale “il fatto teramano”.
Lascia un commento