La vicenda delle ragazze del Locri Calcio, ha bucato le maglie strette della cronaca locale, approdando a quella nazionale.
Uno scenario ampio, che ha visto l’intervento del presidente della Figc Tavecchio, quello del Coni Malagò e guadagnare le prime pagine dei giornali.
Lo Stato è intervenuto in maniera netta, con il prefetto di Reggio Calabria che ha istituito forme di tutela per gli interessati dalle minacce della n’drangheta.
L’amministrazione comunale del comune regino, ha chiesto che venga fatta chiara luce su “un episodio che mortifica un territorio”.
Ed il sindaco, Giovanni Calabrese, in questi giorni ha incontrato i dirigenti della squadra di calcio, i quali hanno confermato purtroppo di non voler continuare la loro avventura sportiva, per le minacce ricevute.
A questo punto l’amministrazione si è fatta promotrice di un appello, affinché nuovi soci possano subentrare per dare continuità al sodalizio sportivo.
E gli amministratori si sono fatti anche garanti della fase di transizione per “non far disperdere un patrimonio sportivo dell’intera Calabria”.