I piedi nel borgo e la testa nel mondo: probabilmente, partendo proprio da quest’idea è stata approvata all’unanimità da parte della Camera la legge salva-borghi, ora in Senato. Nei piccoli comuni italiani vivono, infatti, circa 10 milioni di persone che si trovano, però, a gestire quasi il 50% del territorio. Il 72% dei comuni ha meno di 5.000 abitanti, eppure rappresentano una realtà importantissima per la difesa dell’ambiente, dell’agricoltura e della cultura. Basti pensare che vi si trova il 16% dei musei, monumenti e aree archeologiche e vi si produce la gran parte dei nostri prodotti riconosciuti.
L’identità del nostro Paese è, indubbiamente, costituita dall’Italia dei mille campanili. Una realtà però in pericolo per lo spopolamento, che non conosce sosta. In attesa di scoprire se il finanziamento da 100 milioni di euro per salvare i piccoli gioielli italiani dallo spopolamento sarà effettivamente erogato, risulta molto interessante l’indagine di Immobiliare.it (https://www.immobiliare.it) che ha scovato degli annunci fra le sue pagine che hanno per oggetto proprio la vendita di interi borghi.
Tutto il territorio italiano è costellato di piccoli agglomerati di case, spesso di origine medievale. Dall’Umbria alla Toscana, fino ad arrivare alla Campania, i borghi sono stati reinventati diventando resort o agriturismi, altri versano in condizioni di abbandono. La varietà di quelli in vendita è molto vasta e lo dimostrano i prezzi che vanno da un minimo di circa 200mila euro a un massimo di quasi 6 milioni. In alcuni casi, poi, il costo rimane un mistero e viene rivelato solo a chi realmente interessato.
A Sud, in provincia di Caserta, il borgo più accessibile
Il più economico è a Sud, in provincia di Caserta: si tratta di un piccolo borgo nei pressi di Rocca d’Evandro e per 230mila euro è possibile acquistare un complesso di cinque appartamenti, alcuni dei quali abitati, dotato anche di stalle e cantine e di un terreno da 20mila metri quadrati.
Il budget raddoppia per comprare un borgo umbro in provincia di Terni, nei pressi di Monteleone d’Orvieto. Poco distante dal castello di Fabbro, il piccolo agglomerato, come specificato nell’annuncio, risale all’epoca quattrocentesca, mentre la chiesetta al suo interno è stata edificata nel ‘700. Gli oltre 50 vani sono distribuiti all’interno di spesse mura in pietra e la proprietà vanta anche una grotta molto ampia, bellissimi soffitti a cassettoni, una sala biliardo e cinque ettari di terreno.
Spopolano i borghi toscani, piccoli scrigni di bellezza
In tema di borghi, spopola la Toscana dove, a poco meno di 2 milioni di euro, è possibile acquistarne tre distribuiti tra la provincia di Firenze e quella di Siena. Nel comune di San Gimignano per 1,8 milioni è in vendita un borgo composto da tre strutture già attrezzate per la ricezione turistica; a San Casciano Val di Pesa, nelle colline fiorentine, è in vendita per poco più di 1,9 milioni un agglomerato di varie unità da ristrutturare risalenti al 1200. Risale, invece, alla fine dell’800 la villa padronale del borgo in zona Fiesole, in provincia di Firenze: per acquistare l’intero borgo servono quasi 2 milioni di euro.
A Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, poi, è in vendita Borgo dei Vegnuti per circa 3 milioni di euro: si tratta di un borgo medievale costruito in pietra e adibito a struttura ricettiva. Si arriva a superare la cifra di 5 milioni per un borgo nella campagna di Pescaglia, in provincia di Lucca, dove si contano due palazzine gotiche, una villa del ‘500, una cappella privata, una vasca e una sorgente di acqua oligominerale e povera di sodio, come si legge nell’annuncio.
E poi c’è il borgo in vendita nei pressi di Cinigiano, in provincia di Grosseto, dal costo misterioso ma ci è dato sapere che un progetto di ristrutturazione in corso ha unito sapientemente elementi di modernità all’inconfondibile stile toscano. Qui i più fortunati possono comprare l’intero complesso, ma è possibile anche pensare all’acquisto di singole abitazioni.
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