Fuggire da Foggia, come recita l’antico, antipatico adagio? No. Perché a Foggia non si deve mai dire addio. Me lo ha insegnato, ventuno anni fa, un caro amico, un grande uomo di cinema che foggiano non era, ma amava Foggia, che aveva eletto a sua città d’adozione: Luciano Emmer, maestro del cinema italiano, capofila di alcun generi che hanno fatto scuola (come il cinema che parla di scuola o quello ambientato sulle spiagge estive), padre dei Caroselli televisivi.
Il rapporto intenso tra Emmer e Foggia venne suggellato da un film che domani sera verrà riproposto, in occasione del ventunesimo anniversario della realizzazione, nell’ambito delle manifestazioni di Settembre al Parco, da Parcocittà in collaborazione con il nostro blog, Lettere Meridiane.
Il docufilm di Luciano Emmer è intitolato appunto, Foggia non dirle mai addio: il grande regista neorealista lo realizzò nel 1996 per conto della Provincia di Foggia, guidata da quel grande presidente che è stato Antonio Pellegrino.
La proiezione si svolgerà domani, lunedì 18 settembre, con inizio alle ore 20.00, a Parco San Felice.
L’idea del film nacque da una intuizione dell’allora assessore provinciale Ciro Mundi, nella estate del 1995, in occasione della memorabile serata in piazza in cui i musicisti napoletani resero omaggio a Matteo Salvatore.
Quasi a sorpresa, Eugenio Bennato presentò una canzone, intitolata Foggia, che conquistò immediatamente il pubblico che affollava piazza XX settembre. Un inno alla speranza e al futuro che vent’anni dopo conserva anche una straordinaria, fragrante attualità: “Foggia è chell che è passato, e che ancora addà venire.”
Mundi pensò subito alla realizzazione di un videoclip e così io e Mauro Palma, che qualche anno prima avevano curato una retrospettiva dei suoi film al Falso Movimento, contattammo Luciano Emmer, che accettò con entusiasmo.
L’idea venne subito ampliata: dal videoclip iniziale si pensò subito a qualcosa di più esteso, qualcosa che raccontasse Foggia e il suo meraviglioso territorio provinciale. Nacque anche un intenso rapporto di amicizia tra Emmer e Bennato, che non solo accettò di donare la sua canzone al film, ma offrì l’intera colonna sonora a quello che sarebbe diventato un vero e proprio travelogue: il viaggio di Emmer alla scoperta della Capitanata, da Federico II a Borgo Croci.
Il suo viaggio svela la struggente e spesso sconosciuta bellezza di Foggia e della Capitanata.
Il pregio maggiore del film è la sbalorditiva capacità di Emmer di trovare, in un territorio così vasto e ricco di storia e di risorse naturali e paesaggistiche, un solido, unitario filo narrativo.
Dalla piana al monte, dalla terra al mare, dalle vestigia sveve alla profonda religiosità garganica, Emmer compie il suo viaggio, accompagnato dalle splendide musiche di Eugenio Bennato, senza mai smarrire il legame con l’identità profonda di questa grande provincia.
Un viaggio nutrito dal suo impareggiabile talento e forse ancor di più dall’affetto con cui i suoi occhi antichi si sono posati sulla Capitanata.
Prodotto dalla Provincia di Foggia con il contributo della Banca del Monte, della Camera di Commercio di Foggia e dell’Associazione Provinciale degli Industriali di Capitanata, il film è impreziosito dalla partecipazione straordinaria dei Cantori di Carpino.
La fotografia è di Elio Bisignani, assistente alla regia David Emmer, divenuto successivamente un apprezzato regista televisivo (Stracult, Troppo Giusti). Alla realizzazione delle riprese contribuirono personaggi di rilievo del mondo culturale ed artistico provinciale come i compianti Savino Russo (per Borgo Croci) e Rocco Draicchio (per Carpino).
Vi aspetto domani sera. È una occasione imperdibile per rivedere quella Foggia che soltanto vent’anni fa (sembra passato un secolo…) guardava al suo futuro con speranza, ottimismo, coraggio.