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Frecciabianca in Sicilia, ad altà velocità ci sono soltanto le polemiche
11 Nov 2021 11:25

  • Il presidente della Commissione Antimafia in Sicilia, Claudio Fava parla di fregatura
  • Da Siracusa parte la protesta perchè lì i treni veloci non arriveranno
  • I Frecciabianca saranno in servizio tra Palermo, Catania e Messina dal 14 novembre

I Frecciabianca non sono ancora partiti e in Sicilia già divampano le polemiche. C’è chi, come il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava, non usa giri di parole e parla di colossale presa in giro. Dall’altro fronte, invece ci sono le voci delle città escluse da questa nuova modalità di collegamento ferroviario. Su tutte spicca quella di Elio Piscitello, presidente di Confcommercio a Siracusa

Frecciabianca? Una fregatura, parola di Claudio Fava

“I Frecciabianca sono una fregatura”: La bocciatura del treno quasi ad alta velocità, che dal 14 novembre sarà in servizio tra Palermo, Catania e Messina, arriva dal presidente della Commissione Antimafia regionale, Claudio Fava, intervenuto alla quinta puntata di Casa Minutella. “I Frecciabianca collegheranno Palermo a Catania in 3 ore e quindici minuti – ha spiegato Fava – e di sicuro il problema dei trasporti ferroviari in Sicilia non si risolve con un vagone ferroviario più elegante e comodo. Serviva prima di tutto il doppio binario elettrificato”.

Fava: prima va raddoppiata la linea ferrata

Quali alternative ha proposto Fava? Di sicuro avrebbe disertato l’inaugurazione. “Da presidente della Regione o da assessore ai trasporti avrei detto:  inauguratevelo da soli il treno veloce Frecciabianca, che ci sta tre ore e un quarto per collegare Palermo e Catania”. Le contestazioni mosse dall’esponente politico al servizio di Trenitalia si basano su dati oggettivi. Per il presidente dell’Antimafia regionale, si tratta di un collegamento che non ha nulla di innovativo sul piano tecnologico: “E’ un treno dove abbiamo soltanto un vagone ripulito, lucidato a fresco, eguale a quelli che vengono utilizzati sulle tratte di vera alta velocità da Napoli a Milano, che però qui va a bassa velocità. E’ una beffa che ricorda la mezza dozzina di inaugurazioni dell’autostrada Messina Catania”. Insomma, siamo alle solite. “In Sicilia siamo convinti che il taglio del nastro, la photo opportunity di fronte al treno lucidato a festa, siano da soli portatori di gloria e di consensi – spiega Fava –  ma è una fregatura. Se fosse dipeso da me, avrei detto a Ferrovie dello Stato, prima raddoppiate la linea per fare in modo che qui ci siano le condizioni strutturali per l’alta velocità e poi portate i modellini più lussuosi che avete per farci andare felici in treno da Catania a Palermo”.

Fava: Pnrr in Sicilia? Capacità di progettazione è da bocciati senza recupero

Strettamente collegata all’arrivo dei Frecciabianca è – per Fava – la gestione alla siciliana delle risorse del Pnrr. Il rischio è quello di una Caporetto per la burocrazia siciliana. “Con questa classe dirigente ci giochiamo il Pnrr. La bocciatura di 31 progetti dei consorzi irrigui ne è un esempio. Il governo regionale, in quel caso, si è difeso sostenendo che si tratta di misure pensate per il Nord. Ma poi abbiamo scoperto che in quello stesso settore la Calabria, non l’Emilia Romagna, ha piazzato venti progetti su venti. Quindi ci si rende conto che la capacità di progettazione della Regione è da bocciati a giugno senza recupero”.

Confcommercio Siracusa vuole i Frecciabianca

La pensa diversamente da Fava il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello, che contesta l’esclusione di Siracusa dal tracciato dei Frecciabianca: “La circostanza che Trenitalia abbia deciso di estromettere Siracusa dai futuri progetti di sviluppo della rete ferroviaria Siciliana, iniziando dal percorso previsto per il Frecciabianca, il quale opererà esclusivamente nella tratta Palermo – Catania – Messina, ha dell’incredibile e lascia alquanto sgomenti”.


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