Biagio Conte, è un missionario laico, nato a Palermo 52 anni fa.
Eremita a vent’anni, compie poi un viaggio a piedi ad Assisi. Nel 1993 fonda, in locali ottenuti in utilizzo, la “Missione di Speranza e Carità”, che si occupa di aiutare i poveri.
In questi giorni, fratel Biagio, come è chiamato da tutti, ha iniziato uno sciopero della fame. In una lettera ha scritto di essere “stanco di lottare contro i mulini a vento, l’eccessiva burocrazia e l’indifferenza che mi opprimono e mi schiacciano continuamente, siamo al limite delle forze fisiche e mentali”.
Un appello drammatico se unito al suo gesto di non mangiare, un appello che ha scosso gli animi.
“Autorità, vi prego, riprendete le strutture e vi prego anche tutti gli accolti, purtroppo non riesco più a garantire loro la luce, il gas, le medicine, l’acqua, i viveri e tutte le altre necessità”.
Un medico volontario della comunità “Missione Speranza e Carità”, ha dichiarato che fratel Biagio da domenica non si muove più. Non ha più la forza di alzarsi.
Egli è coricato per terra con un cartone ed una coperta.
Numerose le testimonianze di sostegno. Il sindaco Leoluca Orlando è andato a trovarlo, come il vescovo Don Corrado Lorefice.
La speranza è che fratel Biagio possa avere ciò che chiede, per continuare la battaglia contro la povertà. Palermo si sente più sola con lui su quel cartone.
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