- Il termine era il 30 aprile ma è stato spostato al 31 maggio
- Sospesi avvisi di addebito e cartelle di pagamento
- Lo comunica il Ministero dell’Economia e delle Finanze
E’ stato spostato al 31 maggio il termine di sospensione delle attività di riscossione che era stato precedentemente al 30 aprile. Lo comunica il Ministero dell’Economia e delle Finanze, indicando che è in corso di definizione il provvedimento normativo.
Cosa viene sospeso
La sospensione, introdotta a partire dall’8 marzo 2020 dall’art. 68 del decreto-legge n.18/2020 (cd. Decreto Cura Italia), riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.
Anche le verifiche di inadempienze
Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.
Lascia un commento