Una brutta figura e una partenza nel peggiore dei modi.
Il cluster bio-mediterraneo gestito dalla Sicilia sporco, deserto e allagato.
Così si è presentato, nel giorno di debutto dell’Expo, il grande padiglione che riunisce 11 Paesi dell’area mediterranea.
Lo racconta il quotidiano La Repubblica, nella sua edizione di Palermo.
“La pioggia è passata attraverso la copertura realizzata nelle ultime settimane, in vista dell’inaugurazione, rendendo sostanzialmente inagibili i locali” scrive il quotidiano.
“Ha dovuto armarsi di scopa e paletta lo stesso commissario unico per il cluster, il dirigente regionale Dario Cartabellotta, che insieme al suo staff e agli studenti dello Iulm – giunti per uno stage – ha cercato di fare pulizia negli spazi destinati al pubblico. Anche perché, è la denuncia di Cartabellotta, la società che gestisce Expo e che avrebbe dovuto consegnarci il padiglione pulito e bonificato ce lo ha invece lasciato in condizioni di assoluta sporcizia”.
Ferme tutte le attività, scarsissimo il numero dei visitatori.
La segnaletica per il padiglione del Mediterraneo, all’interno dell’area dell’esposizione universale è “carente per non dire inesistente”, aggiunge Cartabellotta.
Lo stesso padiglione, per altro, anche sul piano estetico è ben lontano dagli standard del resto delll’Expo. Insomma, almeno per quanto riguarda queste prime ore, un flop colossale. Eppure il cluster bio-mediterraneo era annunciato come uno dei gioielli di Expo, una vetrina di prodotti tradizionali contro l’egemonia delle multinazionali.
“Noi non siamo qui per fare affari ma per promuovere l’integrazione dei Paesi del mediterraneo”, dice Cartabellotta a Repubblica. E il commissario lancia già un aut aut: “Ho chiamato i vertici di Expo per dire loro che i problemi del padiglione devono essere risolti al più presto. Altrimenti, sia chiaro: noi – conclude Cartabellotta – siamo pronti ad andarcene”.
Le attività del biocluster sono costate tre milioni di euro. Fondi che l’amministrazione, però, non ha ancora erogato. “Non sprecherò di certo i soldi che il mio assessorato ha stanziato per il Cluster. Se entro pochi giorni non sarà tutto in ordine, riconoscendo il ruolo fondamentale dei Paesi del Mediterraneo, non verserò un solo centesimo di quelli messi in bilancio”, dice l’assessore all’Agricoltura Nino Caleca.
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