Un contest di foto mappatura urbana dedicato agli edifici in stato di abbandono o dismissione. Il progetto si chiama “Map Vacancy” ed è stato lanciato da Small (Soft Metropolitan Architecture & Landscape Lab) un gruppo di giovani architetti baresi che indaga sulla condizione urbana contemporanea e sul recupero di strutture abbandonate.
Sono un centinaio i siti censiti solo nell’area metropolitana di Bari. L’idea di Map Vacancy è quella di costruire una mappa pubblica ondine del degrado urbano. Il contest scadrà il 31 gennaio 2014 e una giuria qualificata selezionerà tre vincitori che si aggiudicheranno premi in denaro per l’originalità dell’immagine, per la rilevanza della denuncia sociale e per all’utente che avrà caricato più foto, contribuendo alla costruzione di una mappa più completa.
“L’obiettivo – spiegano da Small – è dare vita a una mappa collettiva e condivisa dei siti dismessi in Puglia e far sì che questo lavoro converga poi in una mostra”. Il gruppo si occuperà anche di scegliere tre siti della città di Bari abbandonati e di realizzare dei progetti concreti di recupero urbano.
Small ha creato anche un laboratorio permanente sull’architettura dell’abbandono (Conversion +) determinato dal trend di crescita perpetua della produzione edilizia che ha causato “un totale disallineamento tra domanda e offerta abitativa, lasciando dietro di sé nel tessuto urbano numerosi oggetti, come atomi che nel tempo hanno perso la carica che conferiva loro stabilità”, spiega il gruppo di giovani architetti che ora punta a costruire scenari sulla riattivazione dei frammenti di paesaggio urbano che hanno subito, negli ultimi decenni, fenomeni di abbandono, di dismissione, o che siano rimasti incompiuti.