- A Bari una 14enne ha ripreso a camminare dopo 18 mesi di ricovero in ospedale.
- La ragazza è stata sottoposta a un raro intervento di artroprotesi totalee d’anca bilaterale.
- La 14enne è arrivata al Policlinico un anno e mezzo fa per una caduta mentre si trovava in crociera.
Una 14enne ha ripreso a camminare dopo 18 mesi trascorsi in ospedale a Bari dove era arrivata per caso durante una vacanza dopo una caduta.
Nel Policlinico del capoluogo pugliese è stata sottoposta a un raro intervento di artroprotesi totale d’anca bilaterale e ora sta bene. La giovane era affetta da necrosi di entrambe le teste femorali provocata da una lunga chemioterapia.
La paziente, di origini marocchine, è arrivata al Policlinico un anno e mezzo fa per una caduta mentre si trovava in crociera. Ha scoperto così di essere malata di leucemia. Alla diagnosi è seguita una terapia durata circa 18 mesi nell’unità operativa di Oncoematologia pediatrica che l’ha costretta sulla sedia a rotelle.
“Il destino ha voluto che venissimo in Italia, eravamo di passaggio in crociera quando mia figlia è caduta e la storia è iniziata così. Prima la leucemia e dopo l’osteonecrosi a causa del trattamento di chemioterapia”, racconta il padre della ragazzina, Mohamed Selami.
“L’intervento di protesi di anca – ha spiegato Biagio Moretti, dirigente della clinica di Ortopedia – è solitamente realizzato in età adulta per patologie degenerative o post-traumatiche dell’articolazione. In questo caso, abbiamo dovuto eseguire la sostituzione dell’anca in età adolescenziale a causa di una assoluta e irreversibile compromissione delle teste femorali che costringeva la giovane paziente su sedia a rotelle, conseguente agli esiti di una chemioterapia salvavita effettuata per una grave malattia neoplastica del sangue”.
La 14enne, che ha continuato nel suo percorso scolastico seguendo lezioni di lingua e imparando anche l’italiano, “a pochi giorni dall’intervento, cammina autonomamente e presto potrà tornare a casa dopo un periodo di riabilitazione”, ha evidenziato il medico.
“Questo è un intervento molto raro perché sono pochissimi i casi descritti nella letteratura scientifica internazionale di artroprotesi di anca impiantate in adolescenti under 17 anni”, ha spiegato Giuseppe Solarino, che ha eseguito gli interventi in equipe con Moretti.
La ragazzina è arrivata da noi mentre era in crociera e i genitori hanno deciso di continuare il programma terapeutico per la leucemia a Bari- ha raccontato il professor Nicola Santoro, direttore dell’Oncoematologia pediatrica del Policlinico – il problema è stato brillantemente risolto e la paziente, orami fuori dalla terapia, è in remissione completa dalla malattia, siamo fiduciosi per il futuro. I programmi terapeutici prevedono l’impiego di cortisone che può creare, in particolare in questa fascia d’età, osteonecrosi, ma grazie agli ortopedici del nostro Policlinico è stato effettuato un intervento di protesi di anca”.
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