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E il tribunale di Foggia mette in libertà il boss
04 Ago 2014 08:01

Ritenendo affievolite le esigenze di custodia cautelare, i giudici del tribunale di Foggia hanno rimesso oggi in libertà Angelo Notarangelo, ritenuto dagli investigatori un ‘boss’ del territorio del Gargano e condannato nel febbraio scorso a 11 anni di reclusione, insieme ad altri imputati, per una serie di estorsioni ai danni di imprenditori turistici soprattutto della zona di Vieste.

Il tribunale ha così accolto l’istanza del difensore di Notarangelo, l’avv. Francesco Santangelo. Il pregiudicato era in carcere da tre anni e tre mesi. Scarcerandolo, i giudici hanno disposto nei suoi confronti l’obbligo quotidiano di firma della presenza dai carabinieri. Quando era stato condannato, nel febbraio scorso, il tribunale di Foggia non aveva riconosciuto a Notarangelo, né agli altri imputati condannati, l’aggravante mafiosa.

Grave e incomprensibile la decisione di scarcerare il boss Angelo Notarangelo, condannato a 11 anni per estorsione. Ci sembra un pessimo segnale per quegli imprenditori che, denunciando il pizzo e costituendosi parte civile nel processo, hanno reso possibile quella condanna“. Lo afferma Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia, a margine della missione che la Commissione sta svolgendo a Foggia. “Notarangelo ci è stato indicato da tutti i nostri interlocutori come il capo della famiglia mafiosa che da anni impone pizzo e obbedienza agli imprenditori di Vieste. Averlo prima condannato e poi scarcerato è una contraddizione che la Commissione intenderà approfondire“, conclude l’esponente di Led.


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