Voleva aprirsi una trattoria ed invece ha spalancato le porte ad un museo.
Eā la bizzarra storia di Luciano Faggiano, il cuoco salentino finito sulle pagine del New York Times.
Stava tentando di sostituire i tubi della fognatura, Luciano, quando ha scoperto reperti archeologici che narrano duemila anni di storia a Lecce, precisamente nel suo edificio di proprietĆ diĀ via Ascanio Grandi.
Un cambio di rotta inaspettato che dal 2007 ha dato vita ad un museo archeologico, fatto di un pavimento ā secondo gli esperti del settore- risalente allāepoca messapica (V sec. A.C.) e di una cisterna di notevoli dimensioni scavata nella roccia, probabilmente del Ā XV secolo, oltre che di un ampio silos di epoca medievale utilizzato per la conservazione del grano e due tombe.
Oggi Luciano gestisce il suo spazio dāarte con la sua famiglia e si dice āsoddisfatto di poter condividere con tutti un luogo vivo, dove si organizzano periodicamenteĀ – come spiega – mostre, incontri, presentazioni di libri e altri appuntamenti culturaliā.
Dai lavori di ristrutturazione agli scavi sotto supervisione della Soprintendenza dei beni archeologici della Puglia. Una storia incredibile, non sfuggita ai giornalisti del New York Times che al āmuseo nato per casoā ci hanno dedicato un articolo di punta.
Le bellezze della Puglia sembrano fare proprio il giro del mondo. Semplice ed autentica, ĆØ una regione che si fa spazio senza troppe difficoltĆ fra le mete Top di tutto il mondo. Lāha confermato pure e da poco la classifica dei āBest Tripsā di National Geographic.
“Italy’s Magical Puglia Region” non ĆØ solo il titolo dellāarticolo del New York Times: ĆØ una realtĆ (come lodano i pugliesi) invidiata.
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