- Interventi a Basicò, Patti, Portopalo di Capopassero e San Salvatore di Fitalia
- Attivata la Struttura contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana
- Tutti centri urbani classificati R4 caratterizzati da movimenti franosi
Sono 4 i comuni siciliani ad alto rischio di dissesto idrogeologico per i quali si è attivata la Struttura contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana. Si tratta di Basicò, Patti, Portopalo di Capopassero e San Salvatore di Fitalia.
Tutti centri urbani classificati R4 caratterizzati da movimenti franosi, erosione costiera e fragilità del suolo.
Portopalo di Capo Passero
A Portopalo di Capo Passero, nel siracusano, è già stata aggiudicata la progettazione esecutiva dei lavori di consolidamento del quartiere Canalazzo, dove le forti mareggiate negli anni hanno provocato danni a diversi edifici, ad alcune attività turistiche e negozi, alle strade e al sistema fognario. L’intervento ha già ottenuto un finanziamento di 700mila euro.
San Salvatore di Fitalia
Sono 1,4 milioni invece gli euro destinati per i lavori di consolidamento in località Chiaromonte a San Salvatore di Fitalia nel messinese. Aggiudicata la gara per i lavori di messa in sicurezza: previste opere di drenaggio e di regimazione delle acque, oltre al consolidamento della zona che negli anni ha subito uno scivolamento a valle, con la realizzazione di una palificazione in cemento armato.
Patti
Aggiudicata la progettazione esecutiva di un intervento di messa in sicurezza anche per un altro comune del messinese. A Patti verranno realizzati lavori di consolidamento e stabilizzazione nell’area di Piazza Gramsci dove negli ultimi anni si sono registrati scivolamenti del terreno e il cedimento delle pavimentazioni e dei muri di sostegno.
Basicò
A Basicò, nel messinese, è stata affidata la pianificazione dei lavori di consolidamento di contrada Mendoliera, zona di espansione del piccolo centro interessata da movimenti franosi che hanno fortemente danneggiato la scuola elementare – che per questo sarà abbattuta – e che mettono a rischio gli alloggi popolari e le abitazioni della zona.
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