Il Decreto Sostegni Bis introduce diverse misure a sostegno dell’agricoltura e degli allevamenti. Contributi anche per venire incontro alle crisi causate dagli agenti atmosferici. Introdotte inoltre novità a favore dell’imprenditorialità femminile.
La prima importante variazione è quella riguardante la compravendita di animali vivi. Una volta, infatti, la compensazione prevista per la loro cessione era del 7,65% e per i suini del 7,95%, adesso è ulteriormente aumentata. Si parla infatti del 9,5% solo per il 2021. In poche parole, gli allevatori pagheranno soltanto lo 0,5% di IVA totale, considerando che quella standard è del 10%.
Importante notare che, nel caso siano già state fatte delle dichiarazioni da parte delle aziende per gli scorsi mesi, queste potranno essere rettificate perché la misura è retroattiva. Attenzione però alla data valida: nel caso dei conferimenti ad associazioni e cooperative di cui si fa parte, fa fede la data del pagamento del prezzo all’associato (salvo acconti o emissioni anticipate di fattura), e lo stesso vale per la somministrazione. Data di fatturazione da guardare anche per i casi in cui c’è un documento di trasporto. Diversa invece la situazione per le cessioni con fattura immediata, ovvero quando ad essere valida è la data di consegna.
Nel caso di condizioni metereologiche, sanitarie e fitosanitarie di disagio, secondo il decreto gli agricoltori potranno ricevere in anticipo i fondi della Politica Comune Europea. Inseriti anche interventi specifici relativi ad eventi eccezionali degli ultimi anni. Aiutate le imprese senza assicurazione in caso di gelo, brina e grandine nel corso degli eventi eccezionali di aprile, maggio e giugno 2021. L’anticipo sarà conferito anche a coloro che hanno subito il maltempo del 21 e 22 novembre 2020 in Calabria.
Il supporto considerà in:
Nell’ultimo mese, inoltre, è stato mostrato interesse da parte delle regioni per il conferimento di un supporto anche ai territori che hanno subito danni dovuti agli incendi.
Un’ulteriore novità riguarda invece le imprese guidate da donne. Queste, infatti, indipendentemente dalla loro età potranno ricevere sostegno economico alla pari di quelli ricevuti dai giovani fino ai 40 anni.
Tra le agevolazioni di cui si tratta, vi sono quelle previste dal Capo III del decreto 185/2000, ovvero “mutui agevolati per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di dieci anni” (per le imprese agricolte fino ai 15). Considerati anche contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa.