- Concorsi più veloci e trasparenti per reclutare il personale della Pubblica Amministrazione
- Previsti migliaia di incarichi a professionisti ed esperti per svolgere i progetti legati al PNRR
- Da settembre il Portale Unico del Reclutamento per consultare i bandi pubblici attivi
La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Decreto Reclutamento (D.L. n. 80 del 9 giugno 2021), che introdurrà nuove misure per rilanciare la Pubblica Amministrazione in Italia, con particolare riguardo agli interventi legati al Recovery Plan e alla riforma della PA e della Giustizia. I voti favorevoli sono stati 339, nessun voto contrario e 32 gli astenuti.
Dopo anni di blocco del turnover la Pubblica Amministrazione potrà, dunque, avvalersi di personale altamente qualificato, profili tecnici e gestionali, che svolgeranno un ruolo strategico nell’attuazione dei progetti legati al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Le novità del decreto
Il decreto stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applicherà la riforma dei concorsi pubblici, prevista dal decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, con assunzioni più rapide e semplificate, sulla base di una valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica (fase preselettiva) e una sola prova scritta digitale. Le selezioni si concluderanno entro cento giorni.
La durata massima dei contratti sarà di 36 mesi e sarà possibile rinnovarli fino al 31 dicembre 2026, in base gli obiettivi raggiunti. Per non disperdere le risorse e competenze acquisite, il decreto fissa, inoltre, una riserva del 40% per i futuri concorsi pubblici, proprio per chi abbia svolto incarichi a tempo determinato legati al PNRR.
Oltre 24.000 nuovi posti per la gestione del Recovery Plan
Per lo svolgimento dei progetti legati al PNRR saranno previste oltre 24.000 assunzioni così suddivise:
- 500 unità di personale non dirigenziale per la rendicontazione finanziaria e governance, elevabili a 800;
- 1000 unità di personale in supporto alle amministrazioni, da assumere con contratti di collaborazione;
- 67 unità per l’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale;
- 268 unità per la digitalizzazione;
- 16.500 unità di addetti all’Ufficio per il processo;
- 5.410 unità a supporto del Ministero della Giustizia per il PNRR.
Il Portale del Reclutamento
Il Portale del Reclutamento, che sarà attivo a partire dal mese di settembre, consentirà di consultare tutti i bandi pubblici disponibili, inserire il proprio curriculum vitae, inviare l’istanza di partecipazione e permetterà alle Pubbliche Amministrazioni di inserire a loro volta i profili ricercati in base ai propri fabbisogni.
I bandi saranno organizzati all’interno della piattaforma in una base di dati ricercabile in ogni campo. Per la registrazione al portale sarà necessario il possesso di apposite credenziali digitali: SPID, Carta Nazionale dei Servizi, Carta di identità elettronica.
Il Portale non sarà solo riservato ai concorsi ordinari, ma anche ai bandi con procedure fast track, legati all’attuazione del PNRR, ai tirocini formativi e ai programmi di mobilità tra amministrazioni dell’UE.
Elenchi speciali per i profili ad alta specializzazione e i professionisti
Per l’assunzione di figure ad alta specializzazione saranno previste delle procedure specifiche. I dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate (almeno 2 anni) in organizzazioni internazionali e dell’UE potranno essere inseriti in un apposito elenco all’interno del “Portale del reclutamento”, secondo una procedura selettiva, basata sulla valutazione dei titoli e un esame scritto, che sarà gestita direttamente dal Dipartimento della funzione pubblica.
Una volta inserite in elenco le figure potranno essere assunte direttamente dalle Pubbliche Amministrazioni, in base all’ordine della graduatoria, senza necessità di effettuare ulteriori selezioni.
Anche per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi sarà possibile iscriversi all’interno del “Portale del Reclutamento”, in un apposito elenco sulla base dei titoli di qualificazione professionale. I professionisti dovranno essere iscritti agli Albi da almeno 5 anni e non essere in posizione di quiescenza.
Per l’assegnazione degli incarichi, le PA dovranno contattare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio.
Raddoppia il numero dei posti riservati ai dirigenti esterni
Il Decreto prevede la possibilità di selezionare manager qualificati e solo per il periodo di attuazione del PNRR di raddoppiare le percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla PA e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni.
Potranno, inoltre, essere superati i tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio, secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Nuove selezioni per il Concorso Coesione SUD
Tra le novità anche la modifica della norma della legge di bilancio 2021, che aveva dato origine al concorso Sud per l’assunzione di 2.800 tecnici a tempo determinato per la gestione dei fondi europei della coesione.
In alternativa al possesso dei titoli professionali potrà, dunque, essere valutato adeguato titolo di studio coerente con i profili da selezionare.
Tale modifica permetterà di indire un nuovo concorso Sud per coprire i posti rimasti vacanti, estendendo la partecipazione anche ai più giovani, privi di esperienza professionale e che erano rimasti esclusi dalle precedenti selezioni.
Le dichiarazioni del Ministro Brunetta
Il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha così commentato l’approvazione definitiva alla Camera del Decreto: “Il decreto reclutamento è finalmente legge! Un lungo e difficile lavoro che porta il Governo Draghi, con il prezioso contributo del Parlamento, a completare i tre pilastri essenziali per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: alla progettazione della governance del Pnrr e alle semplificazioni normative decise con il Dl n. 77/2021 – approvato il 28 luglio 2021 definitivamente dall’Aula del Senato – si affianca il piano di riforma e potenziamento del lavoro pubblico per rafforzare la capacità amministrativa del Paese”.
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