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Decreto Pnrr 2, ecco le novità per Zes, Zls, concorso Sud e beni confiscati
15 Apr 2022 10:43

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge ‘Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza’, che contiene una serie di norme finalizzate al rispetto degli obiettivi contenuti nel PNRR con scadenza ravvicinata: novità per Zes, Zls e beni confiscati.

In particolare, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha promosso alcune disposizioni contenute nel decreto-legge, che riguardano Zone Economiche Speciali e Zone Logistiche Semplificate, misure alternative per il rafforzamento delle amministrazioni meridionali (a seguito del mancato raggiungimento delle 2.800 assunzioni previste attraverso il ‘concorso Sud‘), lo stanziamento di risorse per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

ZES: 250 milioni di euro per i Contratti di sviluppo

Per sostenere maggiormente gli investimenti all’interno delle ZES, sarà introdotta in queste aree una forma apposita di Contratti di sviluppo. Una prossima delibera CIPESS stanzierà in proposito 250 milioni di euro provenienti dalla programmazione 2021-2027 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Queste risorse confluiranno nel Piano di Sviluppo e Coesione 2021-2027 del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale definirà – d’intesa con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale – le aree tematiche e gli indirizzi operativi per la gestione dei Contratti di sviluppo, privilegiando la massima semplificazione e la riduzione dei tempi.

ZES: chiarimenti sul credito d’imposta

Per superare difficoltà di interpretazione delle norme precedenti, il nuovo decreto-legge chiarisce che tra gli investimenti all’interno delle ZES soggetti a credito d’imposta sono compresi sia l’acquisto di terreni, sia l’acquisizione, l’ampliamento e la realizzazione degli immobili strumentali agli investimenti.

ZES: possibile riperimetrazione delle aree

I Commissari straordinari delle singole ZES potranno proporre una modifica dei confini delle rispettive aree, nel rispetto del limite massimo della superficie già stabilito per ogni Regione. La nuova perimetrazione sarà adottata con un DPCM su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, sentita la Regione competente.

Norme specifiche per le ZLS

Il DL ‘PNRR 2’ prevede l’emanazione di un prossimo DPCM – adottato su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale – che definirà nello specifico le procedure di istituzione, le modalità di funzionamento e la governance delle ZLS, nonché le condizioni per l’applicazione delle misure di semplificazione.

Potenziamento delle amministrazioni dopo il ‘Concorso Sud’

I due bandi relativi al ‘Concorso Sud’ non sono stati sufficienti a coprire tutti i 2.800 posti previsti, volti a rafforzare la dotazione del personale delle amministrazioni locali meridionali, in vista della partecipazione ai bandi del PNRR e delle politiche di coesione italiane ed europee. Le risorse non utilizzate potranno ora essere trasferite alle stesse amministrazioni per stipulare contratti di lavoro autonomo con personale in possesso della professionalità tecnica analoga a quella prevista dal concorso. I contratti saranno stipulati sulla base di uno schema predisposto dall’Agenzia per la Coesione, che definirà le modalità (tempi, remunerazione massima, ecc.) della collaborazione.

Risorse per la gestione dei beni confiscati vincitori del bando PNRR

Il bando che assegna 300 milioni di euro per la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata (leggi qui) non comprende l’attribuzione di risorse per la gestione delle attività che saranno svolte all’interno di quel bene, in quanto questo genere di investimenti non è finanziabile nell’ambito del PNRR. Per garantire comunque la sostenibilità economico gestionale delle opere che risulteranno vincitrici del bando, la norma contenuta nel DL ‘PNRR 2’ consente di finanziare le spese di gestione, con una dotazione iniziale pari a 2 milioni di euro per l’anno 2022. Tali risorse saranno ripartite dall’Agenzia per la Coesione territoriale agli enti beneficiari, che saranno selezionati al termine della procedura prevista dal bando PNRR.


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