Dopo aver dormito per strada per una settimana sono stati accolti dall’Arcigay Napoli e supportati dal Comune e dalla delegata alle Pari Opportunità, Simona Marino.
Cacciati di casa perché gay. E’ successo a due ragazzi che sono stati costretti a dormire per strada per una settimana prima di essere accolti dall’Arcigay Napoli.
Francesco e Giuseppe, questi i protagonisti della vicenda, due semplici ragazzi del napoletano di 18 e 20 anni che sono stati cacciati di casa dalle rispettive famiglie perché non hanno accettato la loro relazione.
Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Napoli, ha preso a cuore la loro situazione così come il Comune e la delegata alle Pari Opportunità, Simona Marino che, di comune accordo, stanno cercando la soluzione migliore per dare un tetto sicuro ai due giovani e avviarli a un percorso di inserimento lavorativo.
A tal proposito, Antonello Sannino chiede alla comunità lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) e alla cittadinanza “il massimo sostegno e la massima vicinanza attraverso aiuti concreti, come donazioni, proposte di inserimento lavorativo ed eventualmente possibilità di alloggio”. Intanto fa sapere dell’avvenuto avvio delle pratiche per realizzare una casa di accoglienza per le persone Igbt vittime di discriminazioni.
“Avremmo bisogno del supporto di tutte le istituzioni – conclude il presidente dell’Arcigay Napoli -, comprese la Regione Campania e il Comune di Napoli”.
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