La classifica annuale sulla Qualità della vita nelle città italiane stilata dal Sole 24 ore conferma ancora una volta che il divario Nord-Sud è una delle emergenze da affrontare, anche e soprattutto in considerazione delle spese da effettuare con il Pnrr. “Una cartina di tornasole delle disuguaglianze, accentuate dalla pandemia, da cui è necessario partire per attuare in modo efficace le tre missioni trasversali del Piano: ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani”, scrive il quotidiano di Confindustria.
Al primo posto c’è Trieste, seguita da Milano e Trento. Tra le prime dieci si incontrano sette province del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª). Confermate nella top ten anche Aosta (4ª) e Bologna (6ª, l’anno scorso era prima). Bene anche la Lombardia che nel 2020 era invece stata penalizzata fortemente dalla pandemia. Rilancio anche per le altre città metropolitane: Roma sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all’11°. Bari (71ª) e Napoli (90ª) guadagnano entrambe due posizioni.
Le ultime posizioni sono appannaggio del Sud: Crotone si conferma nuovamente ultima, poco sopra stanno Foggia e Trapani. Le prima province non del Mezzogiorno che si incontrano sono Latina (83ª), Frosinone (82ª) e Imperia (77ª).