- Progetto per la realizzazione nell’area di Stigliano di un Centro di eccellenza per droni
- Investimento per 3 milioni di euro della Total
- Si punta alla struttura anche come moltiplicatore per la creazione di nuovi posti di lavoro
Valorizzare le aree produttive della concessione Gorgoglione; sviluppare nuove attività imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico e potenziale di crescita; favorire la nascita di eccellenze e l’impiego di personale residente in Basilicata: sono gli obiettivi principali del progetto per la realizzazione nell’area di Stigliano di un Centro di eccellenza per droni (Ced), con un investimento per 3 milioni di euro della Total, approvato dalla Giunta Regionale con una delibera del 19 luglio scorso presentata dall’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo.
L’assessore Cupparo precisa che l’iter del progetto è stato seguito da un Tavolo Tecnico Permanente di cui hanno fatto parte oltre a dirigenti ed esperti Total Shell e Mitsui, anche l’assessore Gianni Rosa, Michele Busciolano capo di Gabinetto della Giunta e direttori generali di Dipartimenti, con la partecipazione dei sindaci di Stigliano (Micucci), Cirigliano (Galluzzi), Gorgoglione (Nigro) ed Aliano (De Lorenzo), allo scopo di condividerne gli obiettivi e di coinvolgere i territori interessati.
Sinergia con gli impianti
Quanto all’area prescelta le motivazioni si riferiscono alla volontà di sfruttare le potenziali sinergie con gli impianti di Tempa Rossa esistenti ed arrivare così ad una più veloce industrializzazione, oltre a facilitare l’iter autorizzativo e creare nuovi posti di lavoro e opportunità di sviluppo per i territori della concessione. “Il mercato dei droni, secondo gli studi specialistici – evidenzia l’assessore – è in forte crescita, quindi sono convinto che nel giro di pochi anni si andrà oltre i 500 che saranno prodotti nel primo anno e riguardano settori di impiego di particolare interesse per la nostra Regione come la gestione delle emergenze, il monitoraggio ambientale, l’ispezione delle infrastrutture e l’agricoltura. La stima della creazione di nuovi posti di lavoro nei primi cinque anni, contenuta nel progetto, è di 85 unità (40 nel settore ricezione, ristorazione e servizi; 30 progettazione, test, ricerca; 15 linea assemblaggio, manutenzione e gestione). Ho chiesto al management delle compagnie petrolifere – riferisce Cupparo – di presentare al più presto un programma di formazione di tutte le figure professionali necessarie che oltre alla catena assemblaggio-indotto riguardi l’imprenditoria locale per i servizi. Auspichiamo a tal fine il coinvolgimento dell’imprenditoria locale e regionale. La fase di costruzione del CED vedrà infatti il coinvolgimento di una società di ingegneria e costruzione che sarà individuata con gara d’appalto. Puntiamo a fare del CED un effetto moltiplicatore per la creazione di nuovi posti di lavoro a livello locale e per la creazione di partenariati accademici con Unibas e centri di ricerca rafforzando in questo modo la responsabilità sociale e la componente di sostenibilità del progetto nel tempo”.
Bardi: “Progetto con aspetti tecnologici innovativi”
Il presidente Bardi sottolinea che “il progetto con aspetti tecnologici innovativi di livello internazionale è il primo di una serie di iniziative che verranno presentate nell’ambito dell’impegno di promuovere azioni di sviluppo e occupazione “no oil” assunto dalle compagnie, con investimenti per 25 milioni di euro in un quinquennio. Tra i settori di impiego dei droni – aggiunge – siamo fortemente interessati alle soluzioni per la messa in sicurezza del territorio, per la tecnologia e gli strumenti da utilizzare a protezione degli habitat naturali e il recupero green dei territori. In attuazione del Protocollo dello Sviluppo Sostenibile firmato con le società petrolifere che operano in Basilicata prosegue dunque il nostro impegno per creare sviluppo sostenibile e lavoro attraverso i proventi del petrolio e i programmi di transizione energetica”.
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