L’Italia vira verso l’arancione: solo quattro regioni, infatti, saranno in zona rossa secondo le indicazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico.
In zona rossa rimangono Campania, Valle d’Aosta e Puglia. Passa in zona rossa la Sardegna. In zona rossa ristoranti e bar sono aperti dalle 5 alle 22 solo per l’asporto ma chi non ha la cucina deve chiudere alle 18. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Rimangono chiusi i negozi, fanno eccezione quelli di generi alimentari e di prima necessità. In zona rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione. Didattica in presenza per le scuole elementari e prima media mentrre tutti gli altri studenti sono in didattica a distanza.
Passano in zona arancione Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana e Calabria. E si vanno ad aggiungere ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e alle province autonome di Bolzano e Trento. In zona arancione non si può entrare e uscire dal Comune, o dalla regione, ma ci si può muovere liberamente all’interno del proprio comune tra le ore 5.00 e le 22.00, senza autocertificazione. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione, a meno che ordinanze specifiche delle regioni lo vietino. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande (dalle 5 alle 18 senza restrizioni, dalle 18 alle 22 vietata a chi svolte prevalentemente attività di bar senza cucina). In zona arancione riaprono negozi, parrucchieri, centri estetici. Scuole aperte, ma le superiori faranno una didattica in presenza per una quota tra il 50% e il 75%. Restano chiuse palestre e piscine.