Il Governo Draghi sta pensando di destinare un bonus da 50 milioni di euro a chi ha bisogno di ricorrere alle cure di uno psicologo per quanto successo a causa della pandemia di Covid-19.
Il bonus psicologo è un emendamento alla Legge di Bilancio e prevede 15 milioni di euro per il suo inizio e 35 ulteriori per il prosieguo.
Nel dettaglio, il bonus prevede un contributo di 150 euro per i maggiorenni a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale ma senza agevolazioni per accedere alle cure. Poi, una somma in relazione all’ISEE: un contributo di 1.600 euro per i redditi non superiori a 15mila euro; 800 euro tra i 15 e i 50mila euro; 400 tra i 50 e i 90mila euro.
Tuttavia, per essere certi, bisognerà attendere l’ufficialità dell’approvazione, con la conseguente comunicazione della data di entrata in vigore. Quindi, bisognerà aspettare sia la Legge di Bilancio 2022 sia il decreto attuativo del Ministero della Salute.
Il bonus è stato presentato durante una conferenza stampa di alcuni giorni fa al Senato. Le senatrici del PD Caterina Biti e Paola Boldrini hanno spiegato: ” “Abbiamo presentato in Senato in modo bipartisan un emendamento alla legge di Bilancio per istituire un fondo per il bonus per l’accesso ai servizi psicologici. E’ molto importante garantire l’accesso alle terapie psicologiche e psicoterapeutiche a più persone possibili, perché il Covid ha messo alla prova la salute mentale di uomini, donne, ragazze e ragazzi e il servizio sanitario nazionale adesso non ce la fa”.
L’emendamento è firmato anche dalla senatrice del PD Vanna Iori. “Sappiamo dai dati – dicono le senatrici dem – che il disagio psicologico riguarda un 30% di possibili pazienti che non può permettersi di ricorrere allo psicologo e che il SSN non è attualmente in grado di soddisfare con i suoi 5000 psicologi. Eppure il supporto psicologico è nei Lea e il benessere psicologico è un obiettivo che ha ricadute anche economiche. Diffondere l’accesso alle cure psicologiche ha anche una valenza culturale, perché il disagio mentale va prevenuto. Il bonus potrebbe andare incontro a questa esigenza non più rinviabile. Si tratta di un tema che si ricollega anche alla necessità di ristrutturare i servizi sanitari territoriali e al disegno di legge sullo psicologo di comunità, già incardinato al Senato, che potrebbe affiancarsi al medico di base e al pediatra di libera scelta”.
L’iniziativa è stata presentata da Elisa Pirro, promotrice dell’iniziativa, la presidente della commissione Salute del Senato, Anna Maria Parente di Italia Viva, la dem Paola Boldrini, la senatrice di Leu Loredana De Petris, la leghista Raffaella Marin e Maria Teresa Bellucci di Fratelli d’Italia.