- Il contributo scadrà l’1 ottobre
- Previsto un contributo di 500 euro
- Da usare per la connessione internet e per l’acquisto di un pc o tablet
Scadrà l’1 ottobre 2021 la possibilità di richiedere il bonus pc e tablet da 500 euro. Si tratta di uno sconto, del valore appunto di 500 euro, per l’acquisto di computer, tablet e per le spese di abbonamento a Internet.
Bonus Pc: cos’è
Il contributo, chiamato comunemente Bonus Pc, consiste appunto in uno sconto in fattura di 500 euro per allacciare Internet e comprare PC e Tablet. In particolare, 300 euro sono destinati per l’allaccio alla connessione internet con una velocità minima di 30 Mbit/s in download e 15 Mbit/s in upload: si possono usare sia per una nuova linea oppure per potenziare quella che si ha già. Usati in questo modo i 300 euro si potranno usare i restanti 200 euro per l’acquisto di un pc o un tablet ma l’acquisto dovrà essere effettuato attraverso lo stesso provider che fornisce il servizio di rete.
Come ottenere il bonus PC e Tablet
In realtà non occorre fare una richiesta per il bonus pc e tablet: occorre semplicemente aderire a una delle tante offerte dei vari provider che allacciano Internet e si otterrà direttamente lo sconto in fattura. L’unico requisito è quello di avere un Isee in corso di validità che non superi 20.000 euro.
Come ottenere l’Isee
L’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, si può ottenere recandosi presso un patronato oppure semplicemente richiedendola attraverso una Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) on line sul sito dell’Inps. Il servizio prevede, fra l’altro, anche la possibilità di accedere all’Isee precompilata dove sono già inseriti tutti i parametri richiesti per il calcolo dell’Isee (patromonio mobiliare e immobiliare, informazioni anagrafiche, informazioni sui redditi dichiarati).
Il futuro del Bonus Pc
Difficilmente il Bonus Pc verrà rinnovato. La scadenza dell’1 ottobre sembra essere l’ultima per ottenere il contributo: l’orientamento del governo, infatti, è quello di eliminare questi microbonus che non sembrano portare vantaggi reali all’economia.
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