Procedure più veloci e semplici per l’erogazione degli importi a compensazione dell’aumento dei prezzi dei materiali di costruzione. Le stazioni appaltanti che hanno già presentato istanza per accedere all’apposito Fondo, infatti, sono tenute a integrare la domanda compilando una scheda informativa con autocertificazione. I competenti uffici del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili hanno trasmesso, con Posta Certificata, alle stazioni appaltanti, la scheda informativa che va restituita all’indirizzo dg.reg.contratti@pec.mit.gov.it, firmata digitalmente e in formato editabile entro 15 giorni.
La scheda serve a uniformare e completare le informazioni essenziali che le imprese titolari di contratti pubblici devono inviare per accedere al fondo, agevolando così l’iter per la corresponsione degli importi.
Lo scorso novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che rileva l’aumento dei prezzi dei principali materiali da costruzione registrato nel primo semestre del 2021 rispetto alla media dei prezzi del 2020.
Sulla base del decreto, gli operatori economici titolari di contratti pubblici possono chiedere alle stazioni appaltanti la compensazione per i maggiori costi sostenuti a seguito degli aumenti, indicando la quantità dei materiali impiegati. Le stazioni appaltanti dovranno provvedere al pagamento dei relativi oneri e qualora dovessero dichiarare di non disporre delle risorse sufficienti potranno usufruire dell’apposito Fondo costituito presso il Mims con una dotazione di 100 milioni di euro.
La maggiore variazione di prezzo riguarda l’acciaio, con un aumento che supera il 40%. Per alcuni materiali, come le lamiere in acciaio di qualsiasi spessore lisce, piane e striate e per i nastri in acciaio per manufatti o barriere stradali, l’aumento arriva rispettivamente al 59,37% e al 76,43%. In forte aumento anche il costo del legno e del rame.