- Da gennaio parte il nuovo regime
- Le buste paga all’inizio potrebbero essere più leggere
- Allo studio soluzioni per un passaggio morbido
Le buste paga dei dipendenti subiranno certamente delle modifiche con l’avvio dell’assegno unico universale per i figli. Verranno eliminate, infatti, tutte le voci riguardanti detrazioni per i figli a carico che appunto saranno sostituire dall’assegno unico ma per qualche mese, giusto il periodo della transizione, le buste paga potrebbero essere più leggere. E quindi il governo, secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, potrebbe prevedere un passaggio morbido con un decreto legislativo di attuazione della legge delega 46/2021.
Assegno unico universale figli: come sarà
Per ricevere l’assegno unico universale per i figli si dovrà fare domanda da gennaio all’Inps. Gli importi saranno modulat in base all’Isee e andranno da un minimo di 175 euro a figlio per chi ha un Isee sotto i 15 mila euro (che diventeranno 250 euro dal terzo figlio in poi) fino a 40 euro per chi ha un Isee sopra i 40 mila euro. Prevederà maggiorazioni per le madri fino a 21 anni o per i figli disabili (con aiuti oltre i 21 anni). L’aiuto si riduce per i figli fra 18 e 21 anni. Sostituirà le detrazioni fiscali per i figli a carico under 21, gli Anf (assegni al nucleo familiare), l’assegno temporaneo, il bonus bebè, il premio alla nascita, gli assegni al nucleo famiglie numerose.
Gli effetti sulle buste paga
Come detto, questa semplificazione e unificazione degli aiuti alle famiglie con figli comporterà l’eliminazione di tutte le detrazioni che normalmente vengono applicate sulle buste paga mensilmente e degli Anf, gli assegni al nucleo familiare. Misure (le detrazioni e gli anf) che spariranno dall’1 gennaio 2022. Così nell’immediato i lavoratori potrebbero vedere effetti negativi sulle buste paga prima che inizino a percepire l’assegno unico universale per i figli. Il Sole 24 Ore fa questo esempio: “Un genitore a tempo indeterminato con reddito superiore a quello del coniuge, due figli minori di cui uno con meno di tre anni (reddito da lavoro dipendente 22.750 euro, reddito familiare 40.700 euro), potrebbe trovarsi a fine gennaio una busta paga più leggera di circa 293 euro a causa dell’eliminazione di circa 143 euro di detrazioni al 100% per i due figli a carico e 75 euro di Anf, maggiorati di altrettanti 75 circa per effetto del decreto ponte 79/2021”. Questa diminuzione verrà compensata dall’assegno ma potrebbero passare alcuni mesi prima dell’effettiva ricezione.
Le soluzioni
Per evitare questo repentino cambiamento ci sono delle ipotesi in campo, come quello di mantenere per alcuni mesi gli assegni al nucleo familiare per i lavoratori dipendenti, oppure prorogare l’attuale schema così da dare il tempo alle famiglie di dotarsi di Isee, o ancora valutare le domande anche con Isee scaduto e poi procedere con i conguagli con il nuovo Isee.
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