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Arriva la Guida delle Pizzerie d’Italia 2022 di Gambero Rosso, la Campania la più premiata
11 Ott 2021 22:20

Dopo l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, è tornata la nuova edizione della guida “Pizzerie d’Italia 2022” del Gambero Rosso giunta alla nona edizione.

La pubblicazione enogastronomica segnala oltre 680 esercizi con più di 60 nuovi ingressi e un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo.

La classifica dei premiati con i Tre Spicchi e con le Tre Rotelle (simboli di massimo riconoscimento della guida) registra complessivamente un totale di 7 nuovi ingressi. La Campania è al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 16, Lazio con 14, Piemonte con 7, Veneto con 6, Lombardia e Sicilia con 5, Abruzzo e Sardegna con 3, Emilia – Romagna con 2, Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Puglia con 1.

Tra i premi speciali quello per la Pizza a Degustazione va alla pizzeria “Lo Spela” (Greve in Chianti-Firenze) e il titolo per la Pizza all’Italiana è assegnato al locale “Al4” (Roncade-Treviso). Il premio Pizza Napoletana lo vince invece La Contrada (Aversa-Caserta), mentre quello per Pizza a Taglio è assegnato a Lievito Pizza, Pane (Roma).

Il premio per la Pizza Dolce va a Seu Pizza Illuminati (Roma). Ad Antonio Pappalardo (Cascina dei Sapori e Inedito- Brescia) e a Diego Vitagliano (10 Diego Vitagliano -Napoli, Pozzuoli) il premio speciale Maestro dell’impasto. Premio pizzaiolo emergente va a Concetto Fiorentino (Era Ora Ortigia- Siracusa).

Molti pizzaioli hanno sfruttato il periodo di stop imposto dalla pandemia per studiare, migliorare e diversificare gli impasti: un mix di generi che dalla pizza in teglia alla pizza al padellino, dalla pizza al vapore alla pizza alla pala è sempre più presente nei menu dei maestri pizzaioli. Si sono moltiplicati gli orti di proprietà e, in alcuni casi, sono nate vere e proprie aziende per garantire una pizza sempre più agricola e sostenibile. Dopo l’anno zero della pandemia, la guida torna con voti e classifiche e crescono i premi speciali con riconoscimenti ad hoc per il bere miscelato, il servizio di sala, la valorizzazione del territorio. Voti e classifiche che vogliono essere uno stimolo per fare della pizza, insieme al pane, sempre più un cibo d’autore, sano e sostenibile. Un intero settore che, con impegno, sta alzando l’asticella con una distinzione sempre più netta fra una semplice pizza e una pizza frutto di studio e ricerca.

”L’Unesco ha definito la pizza patrimonio immateriale dell’umanità”, ha ricordato Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso.

”L’arte della pizza è un’arte tutta italiana che il Gambero Rosso da anni, attraverso la guida, accompagna nella crescita e nella promozione. I maestri dell’impasto sono i nuovi portavoce dei prodotti d’eccellenza del nostro Paese ed è questo il motivo che ci ha spinto a coinvolgerli nel Comitato scientifico organizzato dalla Fondazione Gambero Rosso senza scopo di lucro, per contribuire alla focalizzazione e allo sviluppo dei corsi di Gambero Rosso Academy e di Gambero Rosso University”, ha aggiunto.

”Il nostro impegno nel diffondere il ‘verbo della pizza’ oltrepassa i confini nazionali. Anche in questa edizione segnaliamo le migliore pizzerie italiane nel mondo, arricchendo così la conoscenza e la diffusione della vera pizza made in Italy”, ha sottolineato l’amministratore delegato Luigi Salerno.


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