A Napoli sabato si svolgerà la “Notte della legalità“, un evento organizzato dal Comune e dalla municipalità Arenella-Vomero. I luoghi scelti sono quelli dove vivevano Giancarlo Siani, Silvia Ruotolo e Salvatore Buglione, il dipendente comunale ucciso nel 2006, per essersi ribellato ad una rapina.
L’intenzione è di coinvolgere il mondo della scuola, della cultura e dell’associazionismo, con il messaggio: legale rende liberi ed aiuta a vivere meglio.
Gli organizzatori si dicono consapevoli che: “una notte non basta, come non ne basterebbero 10, 100 e 100, per sconfiggere l’illegalità, ma ritrovarsi insieme, società civile e politica istituzionale, mette tutti in una condizione di forza per ridare slancio al territorio, attraverso gesti quotidiani.”
La manifestazione è anche la notte in cui le generazioni si incontreranno nelle scuole, nelle piazze e nelle parrocchie del Vomero-Arenella, per discutere, ballare, suonare, divertirsi, per dare valore alla vita, contro chi vorrebbe con pratiche illegali, assoggettati i giovani ad “un destino fosco”.
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