”Niente di strano in quella partita”. E’ la sintesi delle testimonianze dell’ex allenatore del Lecce, Luigi De Canio, e dell’ex team manager giallorosso, Mario Zanotti. I due sono stati sentiti nel processo sul presunto derby truccato di serie A del 15 maggio 2011, che secondo la Procura di Bari fu comprato dal club salentino per 230mila euro.
Secondo De Canio, che non ha nascosto “i rapporti conflittuali con la società Semeraro” che lo portarono alle dimissioni a fine stagione, il presunto scarso impegno del Bari “era l’impegno di una squadra che forse non era stata motivata sufficientemente“. Del resto i biancorossi erano già matematicamente retrocessi, mentre il Lecce con quella vittoria e con la contemporanea sconfitta della Sampdoria con il Palermo, si assicurò la salvezza.
“Non ricordo commenti dopo la partita – ha detto – pensavamo solo a festeggiare. Le stesse parole sono state pronunciate da Zanotti, team manager del Lecce dal 2000 al 2012″. ”Fisicamente e psicologicamente i giocatori giallorossi stavano molto bene – ha detto rispondendo alle domande del pm Ciro Angelillis, dei difensori degli imputati e delle parti civili (Confconsumatori, Figc e circa 200 tifosi) – e sapevamo che con quella partita potevamo giocarci la salvezza“.
L‘autogol di Masiello? ‘‘Cose che possono succedere in una normale partita”, ha detto Zanotti. Nel processo sono imputati con l’accusa di frode sportiva l’ex presidente del Lecce Calcio Pierandrea Semeraro, l’imprenditore salentino Carlo Quarta e Marcello Di Lorenzo, amico dell’ex calciatore biancorosso Andrea Masiello (che ha patteggiato nell’ambito dello stesso procedimento insieme con i suoi amici Gianni Carella e Fabio Giacobbe).
Nella prossima udienza dinanzi al giudice monocratico Valeria Spagnoletti, fissata per il 15 ottobre, sarà sentito l’ex giocatore del Lecce Giuseppe Vives, che potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere perché era coinvolto nell’indagine della magistratura barese sul calcioscommesse (la sua posizione è stata archiviata). Nella stessa udienza è prevista la discussione dell’accusa con le richieste di condanna
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