Dagli scarti della filiera di agrumi, olive, fiori eduli e lumache, verranno realizzati estratti antiossidanti e antinfiammatori per l’ottenimento di un integratore alimentare e nuove ed originali formulazioni cosmetiche. Una sperimentazione nuova avviata per la prima volta nell’ambito del progetto SMART-UP (“Miglioramento della Competitività e Sostenibilità delle Filiere mediterranee agroalimentari attraverso il Recupero di Scarti e Sottoprodotti, la Tutela della Biodiversità e lo Sviluppo di nuovi Prodotti”) finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”.
Con il coinvolgimento di 5 aziende agricole (Jungle Farm Società semplice agricola (capofila), Azienda agricola Costanza Ignazio, Azienda agrobiologica Panebianco Salvatore, Azienda agricola La Lumaca Madonita, Azienda Mg Trading Srls) e il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università degli Studi di Catania, il progetto Smart Up ha una durata di 36 mesi. Ad illustrare gli obiettivi nel corso di una video conferenza sono stati l’Innovation broker Rosario Timpone e il responsabile scientifico, la docente Valeria Sorrenti. “L’innovazione del progetto consiste nell’utilizzare per la prima volta scarti di fiori eduli e lumache, abbinandoli a quelli di agrumi e ulivi, per ottenere estratti per uso cosmetico e nutraceutico, con l’obiettivo comune di incrementare la redditività delle produzioni, diversificare l’offerta e intercettare nuovi mercati”, ha spiegato Rosario Timpone.
“Scopo del lavoro dell’università sarà quello di valutare l’attività biologica di 2 nuove formulazioni – ha sottolineato la professoressa Sorrenti – La prima con bava di lumaca arricchita in estratti di fiori eduli (Formulazione 1), che contengono principi attivi dotati di attività antiossidante ed antinfiammatoria, e la seconda di Pastazzo di agrumi arricchito in estratti di foglie di olivo (Formulazione 2) che contengono composti bioattivi in grado di esercitare azione antiossidante e di controllo dei livelli di trigliceridi”.
I fiori eduli e lumache di allevamento sono la vera novità del progetto. I primi rappresentano un settore di nicchia nell’ambito della ristorazione che fa registrare di anno in anno trend sempre crescenti, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più alla ricerca di ingredienti nuovi e dal gusto originale. Lo scarto della coltivazione dei fiori eduli risulta particolarmente interessante in quanto risorsa di preziose componenti ad attività nutraceutica; le seconde, grazie all’estrazione spinta della bava ricca di mucopolisaccaridi dalle comprovate e riconosciute proprietà lenitive e cosmetiche può rappresentare una considerevole opportunità sia per diversificare l’offerta ma anche per recuperare reddito a partire da una sostanza essenziale prodotta dall’animale.
Il comparto agrumicolo produce come scarto riutilizzabile il Pastazzo (insieme di scorze, polpe e semi), in cui sono presenti anche sostanze con spiccate proprietà biologiche quali antocianine, flavanoni e acidi idrossicinnamici. Le proprietà nutraceutiche consentono numerose applicazioni nell’industria degli integratori dietetici naturali, attualmente in forte crescita, nel campo cosmetico e in quello nutraceutico.
La coltivazione dell’olivo, infine, comporta l’accumulo di quantitativi rilevanti di foglie ed altri residui verdi di potatura. Tale materiale di scarto risulta essere ricco di componenti quali l’oleuropeina, l’acido elenolico, l’idrossitirosolo, il tirosolo e la rutina, che presenti all’interno della struttura della foglia, sono in grado di esercitare un’importante azione antiossidante, unita al controllo della pressione arteriosa, della glicemia, dei livelli di trigliceridi e di colesterolo.