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A Palermo un adolescente su quattro non va a scuola (video)
28 Gen 2015 07:50

L’Italia ha un tasso di abbandono scolastico pari al 17,6%.

Il Paese è nettamente al di sotto della media Ue (35,8%) anche in tema di diplomati (21,7%).

Gli adolescenti che lasciano la scuola in Italia sono 114.000: un fenomeno diffuso in tutto il Paese, ma in Sicilia e in Sardegna la media supera il 25% e il 28%, mentre in Veneto e Lombardia è del 14% e 15%.

A Palermo un adolescente su quattro non va a scuola.

Le cause, secondo la Commissione bicamerale sull’infanzia e l’adolescenza, sono attribuibili all’alto tasso di povertà dei quartieri più disagiati, e alla microcriminalità incentivata dalla disoccupazione. E’ soprattutto tra gli alunni iscritti ai primi anni degli istituti superiori che è molto diffuso l’allarme dispersione scolastica. Se per la scuola primaria la causa maggiore di dispersione è dovuta al disagio familiare e a problemi legati allo stato di salute del minore, per la scuola secondaria l’impedimento principale risulta il disagio sociale a scuola.

La presenza-assenza nelle scuole è strettamente collegata allo svantaggio sociale e a uno scarso livello d’istruzione nell’ambiente di provenienza.

I figli di genitori con bassi livelli d’istruzione e provenienti da ambienti socialmente svantaggiati hanno più probabilità, rispetto agli altri giovani, di abbandonare la scuola prima di aver conseguito il diploma d’istruzione secondaria superiore.

E per far fronte a questa emergenza Libera ha un nuovo progetto, “In Classe”.

350 studenti, di età compresa tra i 10 e i 16 anni, saranno coinvolti nelle attività scolastiche ed extrascolastiche, realizzate nelle scuole e nel centri aggregativi, oltre a 500 famiglie, per il miglioramento del rapporto con scuola e insegnati, 60 docenti e 60 operatori del Terzo settore e 150 volontari.

Il Progetto, che ha come capofila Libera Palermo, avrà durata biennale (anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016), e come partner le associazioni “Per esempio Onlus” , “Arteca Onlus” , “Laboratorio Zen Insieme” , “Lievito” , “Handala” , “Telarium” , “Apriti Cuore Onlus” , “Finalmente”, dell’istituto comprensivo “Politeama” (ex “La Masa-Federico II”), “Paolo Cascino” dell’istituto professionale per i servizi alberghieri, l’istituto superiore “Duca degli Abruzzi-Libero Grassi” e la “Fondazione “WeWorld Intervista” che si occuperà del monitoraggio, in collaborazione esterna con l’ipm di Palermo (Istituto penale minorile) e del Comune di Palermo.

Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le eccellenze italiane.  Nel 2012 è stata inserita dalla rivista ‘The Global Journal’ nella classifica delle cento migliori Ong (organizzazioni non governative) del mondo: è l’unica organizzazione italiana di “community empowerment” che figuri in questa lista, la prima dedicata all’universo del no-profit.


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