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A #Palermo più visitatori ma non nei suoi #musei
04 Dic 2015 08:15

Vi è un dato a Palermo che ha del paradossale: cresce il numero dei turisti e diminuisce quello dei visitatori nei musei.

Lo studio è stato effettuato da Giambalvo e Lucido, fondatori di Next e finanziato dalla Fondazione Sicilia.

Da esso si evince come Palermo, negli ultimi quindici anni, ha avuto un lieve e costante aumento di turisti, con arrivi in porti ed aeroporti, lievitato di circa il 10%, mentre le presenze nelle strutture sono aumentate del 9%.

Eppure dal 2000 al 2014, le presenze nei musei sono scese in maniera sensibile. In controtendenza sul dato nazionale.

I due studiosi spiegano il fenomeno con una difficoltà generalizzata di mancanza di conversione dei visitatori in fruitori dell’offerta culturale.

Ma ci sono anche esempi virtuosi. Come le strutture di Palazzo dei Normanni, che sono passate dai 200.000 visitatori del 2004 ai 360.000 del 2014.

Altro esempio positivo è quello del Teatro Massimo, che ha mostrato una crescita nel triennio 2012-2014.

Ma sul decremento delle visite generali, hanno influito anche i lunghi periodi di chiusura dovuti ai restauri. Come San Giovanni degli Eremiti e Palazzo Abatellis.

Giambalvo e Lucido danno, in tale studio, anche dei suggerimenti. Per esempio l’attivazione di un del circuito arabo-normanno riconosciuto dall’UNESCO. Oppure nuovi riferimenti legati alla cultura del contemporaneo, come la Galleria d’arte Contemporanea del Comune, il Palazzo Branciforte e l’implementazione dei mercati storici e dell’opera dei Pupi.


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