Quest’uomo si chiama Pasquale Scotti. Ieri All’alba la polizia brasiliana e quella Italiana l’hanno sorpreso in una abitazione di Recife, nel Nord Est del paese. Era uccel di bosco da 31 anni… qualcuno lo dava per morto… vittima di lupara bianca ai tempi della sanguinosa faida tra nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo e Nuova Famiglia, la cosca avversaria che raggruppava tanti clan federati che si opponevano allo strapotere del padrino di Ottaviano.
Scotti benché giovanissimo era considerato uno dei killer più sanguinari di Cutolo.
Quando fu arrestato, il 17 dicembre del 1983, rimase anche ferito in un confitto a fuoco.
Finse di voler collaborare con la giustizia e cominciò rivelare programmi e organigrammi della Nuoca Camorra.
Si guadagnò la fiducia degli inquirenti..poi esattamente un anno dopo, la notte di Natale del 1984, quand’era ricoverato in ospedale a caserta, fuggì…
Da quel momento è uccel di bosco…inseguito anche da più di un mandato di cattura internazionale con accuse che vanno dagli omicidi, a estorsioni, riciclaggio, controllo dello spaccio di stupefacenti.
I pm della procura di Napoli erano però convinti che fosse vivo perché avevano tracce della sua esistenza che portavano in Brasile. Ed è qui che i poliziotti brasiliani, su indicazione del Sco, l’hanno arrestato.
Scotti ha fornito false generalità, ha riferito di non essere il camorrista… ma le impronte digitali corrisponderebbero a quelle del killer della camorra in fuga da 31 anni.
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